Cessione El Shaarawy: grande affare o pessima decisione?
Stephan El Shaarawy dopo quattro tormentate stagioni ha lasciato definitivamente Milanello in direzione Montecarlo. Le cifre dell’affare: 2 milioni di prestito oneroso con obbligo di riscatto per i francesi a 16 milioni da esercitare dopo le 15 presenze. Un affare dunque che porterà nelle casse rossonere 18 milioni. A questo punto inevitabile e automatico l’interrogativo: ma il Milan avrà fatto bene a cedere El Shaarawy? Analizziamo i motivi per cui tale manovra potrà rivelarsi un grande affare e quali per cui potrà essere una pessima decisione.
Cessione El Shaarawy: un grande affare. Dati alla mano, dopo due ottime annate (in particolare il 2012/13 in cui prese letteralmente per mano la squadra), gli ultimi due anni sono stati davvero disastrosi. Solo 28 presenze e 4 gol a causa dei numerosi infortuni che hanno condizionato anche quelle poche presenze. Alla luce di questo recente passato 18 milioni sembrano davvero un bel bottino nonostante il denaro arriverà solo a riscatto avvenuto. Inoltre, particolare non da meno, Stephan ha sempre rivestito il ruolo di attaccante esterno in un 4-3-3 o in 4-2-3-1. Lo schema con trequartista e due punte previsto da Mihajlovic non sembra per nulla adatto a lui, tant’è vero che si vociferava anche di un suo clamoroso arretramento a centrocampo. A Monaco, con nuovi stimoli e magari un allenatore che lo valorizzerà appieno potrà ritrovare forza e continuità.
Cessione El Shaarawy: pessima decisione. Sembra davvero avventata la scelta di privarsi di uno dei giocatori più tecnici e più forti in rosa, tra l’altro un ’92, nonostante le ultime sfortunate stagioni. Se andiamo ad analizzare il parco offensivo del Milan, ci sono onestamente molti altri giocatori che avrebbero meritato un’immediata cessione e che comunque troveranno poco spazio nello scacchiere disegnato dal tecnico serbo. Come detto sopra inoltre, si era parlato di un possibile esperimento per Stephan: l’arretramento ad esterno di centrocampo. Chissà che le cose in quel modo non avrebbero funzionato. Un giocatore come l’italo-egiziano tra l’altro può e deve necessariamente far parte di un progetto a lungo termine, quello di un Milan più giovane ed italiano sbandierato da Berlusconi. Progetto con cui poco hanno a che fare Bacca (29) e Luiz Adriano (28), per non parlare del possibile arrivo di Ibra (33)…
Ovviamente la verità sta sempre nel mezzo: a nostro avviso la cessione di El Shaarawy potrà rivelarsi un ottimo affare se i soldi ricavati verranno spesi intelligentemente (Romagnoli in primis) e soprattutto (per essere un po’ cattivi…) se il ragazzo dimostrerà sul campo di non valere quei soldi. Difficile che si concretizzi quest’ultima ipotesi, ma meglio non fasciarci la testa pur avendo perso un ottimo prospetto. La vita continua e soprattutto il Milan continua…
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