Fassone e Han Li in Svizzera, potrebbe essere coinvolta anche Fininvest

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Come già raccontato, oggi il Milan gioca una partita decisiva per il suo futuro, una gara che si giocherà a Nyon, nella sede dell’Uefa, e che vedrà protagonisti l’ad Marco Fassone, il braccio destro di Yonghong Li, Han Li, e Marcus Kam, Chief Executive Office di Milan China, la società fondata in terra asiatica e che dovrà rivelarsi, secondo il business plan rossonero, snodo cruciale per gli introiti delle casse societarie.

Tre strade – Secondo la Gazzetta in edicola oggi, tre sono le possibili strade che potrebbe intraprendere il massimo organismo calcistico europeo. La prima, che tutti noi, tifosi e dirigenza compresa, sperano, è l’adozione del “voluntary agreement”, l’accordo con cui sarebbero evitate sanzioni dovute al forte indebitamento. La seconda, che abbiamo già visto ieri, è il cosiddetto “settlement agreement”, un patteggiamento che non eviterebbe comunque sanzioni al club, infine l’Uefa potrebbe anche decidere di rinviare la decisione, volendo approfondire ancora di più determinati parametri, riguardanti introiti commerciali e sportivi.

Fininvest – C’è in ballo però un’altra questione. In caso di sanzioni future, dovute, ricordiamolo, al Fair Play finanziario, potrebbe essere coinvolta anche la vecchia dirigenza, nei panni chiaramente di Fininvest. Secondo La Stampa, la questione non sarebbe di facile soluzione, con un tribunale Uefa che dovrebbe poi dirimere la questione. Le delicate decisioni Uefa potrebbero arrivare già in giornata.   

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