Le Pagelle del Milan: Abbiati stratosferico, Taarabt decisivo
Abbiati: 8 A volte ha sbagliato, anche nel recente passato, ma ieri è stato davvero prodigioso ed i tre punti sono tutto merito suo. Spettacolare su Sturaro, sfortunato in occasione del gol subito.
Bonera: 6 Partita di esperienza. Daniele non combina particolari pasticci ed è già tanto.
Rami: 6 Serata positiva, nonostante la sofferenza. La personalità è un valore aggiunto e serve anche questo di fronte a clienti scomodi come Gilardino.
Mexes: 6.5 A parte qualche incertezza iniziale, alla lunga risulta il più attento dei difensori rossoneri. In progresso.
Constant: 5.5 La sua fascia è zona di conquista, evidenzia i limiti che sapevamo, pur con qualche buona giocata.
Montolivo: 5.5 Gli avversari quasi lo sovrastano e noi gli mettiamo mezzo voto in più solo perchè rientrava dopo diverso tempo. Senza di lui il centrocampo tiene meglio. Forse Prandelli deve preoccuparsi?
De Jong: 6 Resisterebbe stoicamente anche davanti allo sgretolarsi di una diga, riuscendo a tenere insieme i pezzi più importanti, fino al defluire di tutta l’acqua.
Honda: 6.5 Un voto e mezzo in più per il gol, che proprio gli mancava. Diversamente avrebbe meritato il solito 5. Sia chiaro che un singolo episodio non basta, non ha ancora fatto niente.
Kakà 5.5 Ricky si vede poco e quindi si vede poco anche la sua qualità. Ma non può sempre brillare e noi non avremmo fatto giocare nessun altro al suo posto (dall’88’ Poli s.v.).
Taarabt 7.5 Gol + assist a favore del biondo giapponese. Vivace e sempre sul pezzo, assai consapevole di essere in una buona vetrina internazionale, che di questo passo gli consentirà certamente di approdare al Real Madrid. Scherziamo (dall’83’ Birsa s.v.).
Pazzini 5 Presenza impalpabile, senza il minimo sostegno da parte della squadra. Solo contro tutti, può fare ben poco (dal 74’ Balotelli 6 Entra in un brutto momento, ma usa bene le sue doti per aiutare la squadra)
Seedorf: 6.5 Ha ottenuto un risultato numerico importante: 3 vittorie consecutive in campionato sono un’ottima base per provare a trovare la continuità di cui la squadra ha bisogno. Allegri non ci era riuscito, lui ce la sta mettendo tutta, fra insuccessi e piccole imprese tipo la partita di Firenze.
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