Le pagelle del Milan colabrodo
Donnarumma 5: Stavolta non è il solito Gigio. Imperfetto sui primi due gol e insicuro durante tutta la gara.
Abate 5,5: Sempre presente sulla fascia, ma appare comunque stanco e poco propositivo oggi, dopo un campionato percorso a macinare chilometri. Entra nell’azione del gol di Bacca (Dal 73’ Antonelli 6,5: Appena entra riapre la gara con uno splendido gol, poi lotta come al solito).
Alex 4,5: Gravissimo l’errore sul gol di Dionisi, e comunque non incappa certo nella sua miglior partita, nonostante sfiori la sua quarta rete stagionale.
Romagnoli 5: Continua il suo periodo no. Sembra insicuro e imballato ed è colpevole sul primo gol ciociaro, nonostante il Frosinone si affacci poco in area avversaria.
De Sciglio 5: Poco felice la scelta di riproporlo titolare. Tanti errori tecnici e contributo zero in fase offensiva. Avrà già la testa alla Juve?
Kucka 5,5: In netto regresso rispetto al grande campionato disputato fino a qualche partita fa. Cerca come può di farsi vivo in zona offensiva, poi nella ripresa scompare del tutto.
Montolivo 4,5: Rapidità e cambi di ritmo neanche a parlarne, mai visto dalle parti di San Siro un capitano con il carisma di un bradipo, e come se non bastasse è complice con Alex del terzo gol.
Josè Mauri 5,5: Non male la sua prova ma giustamente viene trascinato nel calderone caotico in cui versa la squadra in questo momento (Dal 78’ Menez 6: Ha il merito di segnare il rigore del pareggio. Null’altro).
Honda 5: Si limita a fare il compitino e non aggiunge qualità alla squadra. Grave involuzione dopo l’insensato cambio tecnico in panchina (Dal 64’ Luiz Adriano 5,5: Non lo ricorderemo per questa gara, in cui praticamente non si fa mai vedere).
Bacca 5: Segna il primo gol rossonero ma non è il bomber visto qualche tempo fa. Si divora un sacco di azioni pericolose forse per troppo nervosismo.
Balotelli 5: Combina davvero poco per tutta la gara e per di più ha anche il demerito di aver sbagliato il rigore.
Brocchi 5: Il Milan è visibilmente confuso e allo stesso tempo è evidente come il cambio di allenatore sia stata la mazzata finale ad una squadra che versava già in un equilibrio precario. Ha davvero poche colpe di questo disastro.
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