Non si vive solo di sogni
Male, molto male. C’è poco altro da dire dopo la sconfitta, in rimonta, subita a Bergamo per mano di una cinica Atalanta. Ci sarebbero tanti temi da affrontare, cosa funziona in questa squadra e, soprattutto, cosa non funziona. Fatto sta che i risultati da un po’ di anni a questa parte sono sempre gli stessi.
Contro i neroazzurri ci si aspettava una reazione dopo il brutto mese di marzo in cui erano arrivati solamente due punti in tre partite ma questo cambio di marcia non c’è stato. Anzi, si è acuita una crisi alla quale non sembra esserci rimedio. Eppure la partita si era messa subito sui giusti binari con il goal dell’uno a zero di Luiz Adriano al quarto del primo tempo. Come al solito, però, i rossoneri non sono stati abili a chiudere il match ed una Atalanta cinica ed ostinata è stata capace di impattare prima e di ribaltare il risultato poi, spedendo il Diavolo all’inferno.
Mihajlovic l’ha chiaramente detto in conferenza stampa, non ci sono alibi! La squadra deve “tirar fuori le palle” e dimostrare di meritare di indossare questa prestigiosa maglia. Una maglia che, anno dopo anno, sta perdendo quella magia che nei decenni scorsi era stata abile a crearsi. Il Sassuolo, settimo in classifica, è ormai distante solo un punto e, se si vuole giocare in Europa l’anno prossimo, sarà meglio invertire questa rotta. E’ vero, c’è sempre la Coppa Italia, ma bisogna vivere di certezze e non di sogni. Non che sognare sia sbagliato, però questo deve essere quel “quid” in più e non la base di una stagione.
Sinisa ha indetto il ritiro fino alla gara di sabato, a proposito affrontiamo una certa Juventus! Inutile guardare a chi sarà il prossimo dirigente, il prossimo allenatore, il prossimo giocatore, qui c’è una stagione da finire, perlomeno in maniera dignitosa. Solo poi si penserà alla nuova stagione.
I cieli sopra Milanello saranno bui e tempestosi durante tutta la settimana e questo è la logica conseguenza di quanto successo nell’ultimo periodo. I fantasmi di Pinilla (complimenti per il gran goal) e Gomez aleggeranno per tutto il centro sportivo (e forse anche nelle menti dei tifosi). Ci auguriamo che sabato scenderà il campo una squadra con voglia, grinta e passione, perché una partita si può perdere, ma l’impegno non deve mai mancare. In campo vogliamo undici leoni e non undici…..beh, avete capito!
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