Sconforto e rammarico nel post Chievo-Milan
Partita amara per il Milan quella di ieri al Bentegodi contro il Chievo, terminata con un banale pareggio. Un match in cui i rossoneri hanno dovuto fare i conti con un avversario piuttosto difficile e parecchia sfortuna, oltre che con un arbitro un tantino confuso.
Nenad Sakic, secondo di Sinisa Mihjlovic: “Sapevamo sarebbe stata una partita difficile, il Chievo è una squadra organizzata e fisica, che gioca molto sulle seconde palle. Nel primo tempo siamo stati un po’ troppo attenti ai compiti, dovevamo attaccare di più. Nella ripresa abbiamo avuto tante occasioni fra cui due pali: ci è mancato il gol. Se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Purtroppo non sfruttiamo le occasioni e questo ci ha penalizzato anche nelle partite precedenti. Oggi dovevamo giocare con il 4-3-3 ma Kucka si è fatto male nel riscaldamento. Avendo già cambiato il centrocampo, con Bertolacci mediano e Poli che non giocava da tempo, abbiamo ritenuto opportuno inserire una seconda punta come Menez e giocare col modulo che conoscevamo. Purtroppo Menez arriva da un infortunio grave e si è sacrificato oggi. Luiz Adriano invece quando è entrato ha fatto benissimo, andando a pressare anche i loro centrocampisti. L’atteggiamento è stato buono, mentre sull’approccio siamo stati sfortunati. Mancano 9 partite e 27 punti in gioco. Guai a rilassarsi e ad abbassare la guardia. Balotelli? Oggi non ha giocato, lo ha fatto settimana scorsa e forse giocherà la prossima. Non c’è nessun problema…”.
Abate: “Siamo partiti male e sotto ritmo, nel secondo tempo abbiamo cercato di fare qualcosa di più ma non basta. Diciamo sempre le stesse cose, lasciamo punti per strada sui campi non facili ma alla portata. Senza cattiveria non possiamo andare da nessuna parte, ci aspettano partite difficili, tra cui la finale di Coppa Italia da giocare. Non siamo una squadra che si può permettere di non essere cattiva. Il nostro obiettivo è andare a prendere qualcuno lì davanti, non dobbiamo accontentarci del sesto posto altrimenti rischiamo pure quello. Se si stacca la spina sarà difficile riattaccarla per la finale”.
Abbiati: “In questi due mesi abbiamo giocato da Milan e abbiamo fatto 9 partite senza perdere. Non ho parole per i primi 30 minuti di oggi. Dovevamo entrare in campo con molta più fame come abbiamo fatto nella ripresa dove abbiamo disputato una discreta partita. Non parlo dei singoli ma mi infastidisce quando un compagno viene richiamato e questo risponde perché vede il richiamo come una rottura, quando invece è costruttivo. Dobbiamo giocare tutti per vincere. Donnarumma? Mi spiace per Gigio, ma ho saputo che sta bene e da domani riprenderà gli allenamenti. Oggi eravamo pronti, avevamo preparato la partita in un modo poi dopo il riscaldamento abbiamo dovuto cambiare tutto. Sono cose che succedono. Il campionato è lungo ma bisogna dare il massimo e cercare di raggiungere le squadre che abbiamo davanti. Queste ultime due partite non mi stanno bene, non mi vanno giù. Giunto al Milan non sei arrivato, da qui si parte. È giusto rialzare l’attenzione”.
Il sogno Champions sembra sempre più lontano.
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