Avere Suso e non farne uso
L’ottavo calciatore spagnolo della storia del Milan ha scelto la maglia numero 8, come Ancelotti, Rijkaard e Gattuso. Ma non ha ancora mai giocato, a parte i 10 minutos de mierda, in Coppa Italia con la Lazio, dove è stato gettato nel fango a fine partita, con ben poco tatto da parte di Pippo Inzaghi. Porque? Perchè trattare così colui che è considerato uno dei migliori talenti europei nati dopo il 1991? Come abbiamo già detto in precedenti articoli, basta guardare alcuni video presenti su youtube per farsi un’idea della pasta di cui Suso è fatto.
L’ex Liverpool è un calciatore molto tecnico, dall’elegante conduzione della palla, bravo nel dribbling e capace di concludere verso la porta. Un pò tutti quelli che lo hanno visto giocare si sono resi conto che è uno di quei giocatori in grado di far divertire il pubblico. Insomma uno che nel Milan dovrebbe giocare sempre. Invece no. E non si capisce proprio il perchè. Di certo qualcuno prima o poi ce lo spiegherà, ma non accetteremo balle tipo ”è troppo giovane”, ”non è pronto per la serie A”, ”non abbiamo voluto bruciarlo”. In serie A ci deve giocare chi ha piedi buoni e corre. Se ci gioca Essien, se ci gioca Muntari, se ci gioca Van Ginkel, ci deve giocare anche Suso. E non per dieci minuti. “Tengo que trabajar fuerte para ganarme un sitio en el equipo. Soy consciente de que soy joven, pero mi ambición es fuerte”– disse qualche settimana fa. Devo lavorare duro per guadagnarmi un posto in squadra. Sono cosciente di essere giovane però la mia ambizione è forte. Ieri, invece, in un’intervista rilasciata a Milan Channel, ha dichiarato quanto segue: “Mi sarebbe piaciuto giocare qualcosa in più, sto cercando di capire bene i meccanismi di questo calcio e aspetto la mia occasione“. Purchè gliela concedano, questa benedetta occasione. Con il suo connazionale Didac Vila non lo fecero. E di lui si persero le tracce.
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