3 punti all’Udinese, le pagelle dei rossoneri. Jovic inesistente, Giroud spento

MAIGNAN Voto 6,5: primo tempo da spettatore non pagante. Para ottimamente al minuto 69 sventando un colpo di testa su azione di calcio d’angolo per poi tornare di nuovo spettatore non pagante.

CALABRIA Voto 6+: in fase di costruzione fa il terzo centrale. Va al tiro al minuto 25 impegnando il portiere avversario. Quando si sovrappone a Musah sulla destra crea problemi ma questo avviene molto, troppo poco.

THIAW Voto 6+: perno centrale del giro palla difensivo. Al minuto 40 è fortunato su un errore in controllo. Partecipa con ardore e volontà alla ricerca del gol.

TOMORI Voto 6+: sembra (almeno lui) essere tornato su livelli di rendimento più che accettabili. Stasera è uno dei pochi che non delude. Salva su Thauvin al minuto 83.

FLORENZI Voto 6,5: pronti, via, subito un pestone segnale della serata in cui ogni calcio che vola lo colpisce. Spesso e volentieri si pesta i piedi con Leao. Scivola sciupando al minuto 38 la palla del vantaggio, sfiora poi il gol al minuto 90 e al minuto 94. L’ultimo ad arrendersi.

MUSAH Voto 5,5: gioca praticamente da ala destra non avendone le caratteristiche e soffrendo per l’impossibilità di svariare perché la riga laterale lo limita inesorabilmente. Va al bel tiro al minuto 33, ma non sfonda mai perché ala non è. Esperimento fallito.

KRUNIC Voto 5,5: preciso e ordinato, ma mai geniale e questo si sa. Colpisce di testa al minuto 21 per poi uscire nell’intervallo andando ad occupare l’ultimo posto letto in astanteria.

REIJNDERS Voto 5,5: delle sue verticalizzazioni poco o nulla. Anche lui scade sotto l’aspetto della precisione nei passaggi. Al minuto 47 sciupa una bella occasione ed esce inseguito dalla propria ombra.

LEAO Voto 5,0: comincia che sembra voler spaccare tutto e si cimenta nel 1 vs tutti. Al minuto 31 si invola in serpentina per poi non trovare il giusto giro col destro. Al minuto 78 esegue un dei suoi scatti brucianti e tanta la conclusione al minuto 95 senza fortuna. I continui raddoppi dell’Udinese ne tarpano inesorabilmente le ali.

JOVIC S.V.: debole nei contrasti non riesce a tenere un pallone utile che sia uno. Visto così non sembra nemmeno un giocatore professionista, meglio di lui pure uno zoppo. Si dissolve ed esce per insolvenza.

GIROUD Voto 5: mai visto Olivier così spento, così poco servito e così poco partecipe. Si muove per non infreddolirsi.. Si vede al minuto 89 quando concorre al miracolo di Silvestri.

PIOLI Voto 5,0: squadra spenta, simile a quella di gennaio. Esperimento del 1-4-4-2 da non riproporre causa mancanza di interpreti giusti. Si è rivista la squadra sofferente fisicamente contro tutti quelli che indossano una taglia in più. Se ci sono problemi di incomprensione che si risolvano. Unica attenuante (molto generica) le troppe assenze contemporanee. Era evidente che andando in svantaggio sarebbe finita così.

ADLI Voto 5,0: entra male in partita e procura il rigor(ino). Un po’ si riprende ma dal cilindro pesca solo qualche innocuo cross dalla trequarti.

OKAFOR Voto 5,0: anche da punta centrale l’abbiamo visto giocare molto meglio in altre occasioni. Tenta qualche volta senza mai alzare la testa. Potrebbe segnare al minuto 92 ma sciupa malamente per indecisione.

ROMERO S.V.: forse sarebbe servito dall’inizio accentrando Musah? Chi lo sah? Almeno prova a puntare l’avversario diretto.

LOFTUS CHEEK S.V.: entra perché così ha minuti in più nelle gambe per la Coppa.

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Egidio

Sono nato all’epoca delle Olimpiadi di Roma, nella vita non faccio lo scrittore, né il giornalista, ma tutt’altra cosa che adesso non è utile descrivere né spiegare. Mi piace scrivere. Nel corso della mia vita, sin dall’epoca del liceo, credo di aver sviluppato una discreta capacità nel raccontare ed esprimere idee, concetti, ma soprattutto sentimenti e sensazioni. Tuttora, nella vita di tutti i giorni scrivo molto per lavoro. Sono innamorato del Milan dall’età di 8 anni e questo per merito di mio padre buon’anima, ahimè, volato in cielo pochi mesi prima della Stella del 10°. Mi firmerò con lo pseudonimo di Egidio. Come molti altri di voi, ho giocato a pallone (badate bene, “a pallone”, e non “a calcio”) a livello dilettantistico-amatoriale. Giocavo centravanti (adesso sarei “una prima punta”), la maglia rigorosamente era la numero 9 ed Egidio era il soprannome che i miei amici mi affibbiarono all’epoca dei fatti, ma vi assicuro che ho segnato più reti di quante ne abbia sbagliate lo Sciagurato. Ringrazio sin d’ora chi mi leggerà, chi mi apprezzerà, chi no, ma soprattutto chi, con educazione, mi contesterà : il peggior disprezzo è l’indifferenza. Ricordate che il Milan si discute, ma si ama. Ed io lo amo.

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