Paolo Di Canio

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Personaggio unico, controverso, a volte estremo ma anche calciatore dal talento purissimo: Paolo Di Canio. Nato a Roma in un quartiere dove tutti erano romanisti tranne lui, si capì subito che non difettava in personalità e che il suo destino sarebbe stato andare sempre controcorrente. Col pallone ci sapeva decisamente fare e si capì anche quale sarebbe stata la sua strada; che avrebbe cambiato squadra così spesso, invece, forse non se lo aspettava nemmeno lui. Dalle giovanili della Lazio andò a farsi le ossa alla Ternana, poi il grande salto in A prima con la sua amata Lazio e poi alla Juventus. Seguiranno il Napoli, dove segna 5 gol in 26 presenze e poi la stagione successiva il Milan, dal ’94 al ’96 agli ordini di Capello: poco meno di quaranta presenze e 6 gol, un campionato e una supercoppa europea vinti. Di lui si ricordano tante cose, ma soprattutto alcuni splendidi gol, come questo, davvero spettacolare, realizzato proprio ai danni dei rossoneri quando giocava per il Napoli di Lippi. GUARDA IL VIDEO. Dopo l’Italia ci fu per lui la Scozia, e in seguito l’Inghilterra. I tifosi britannici lo ricordano benissimo, perchè anche lì fece parlare molto di sè dentro e fuori dal campo, divenendo praticamente una leggenda. 

Talento indiscutibile, ma anche carattere schietto e difficile, forse solo per questo motivo non è riuscito a indossare la maglia azzurra. Ma cosa altro, se non disordine e sconquasso, ci si poteva aspettare da uno nato nel ’68? Di Canio è uno che non ha mai avuto paura dei gesti forti e dei modi diretti, come quando 1998 venne squalificato per 11 giornate per aver spinto Paul Alcock, arbitro dell’incontro tra lo Sheffield e l’Arsenal, come quando fece il saluto romano ai suoi tifosi, scatenando polemiche a non finire e come quando, nella sua successiva carriera da allenatore, prese per il colletto un suo giocatore colpevole di aver difeso male su un calcio d’angolo. Problemi con gli allenatori li ha avuti un pò dappertutto, con Fabio Capello al Milan, con Harry Redknapp al West Ham; ha litigato un pò con tutti, come dicevamo, anche con tifosi e dirigenti, perchè Di Canio è uno che non le manda a dire e accetta il confronto senza mai tirarsi indietro. Di lui Redknapp disse: “È una persona complicata, ma riesce a fare coi piedi cose che qua gli altri nemmeno si immaginano di fare.” 

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