Milan, closing sempre più vicino nonostante le voci statunitensi
Come in una lunghissima e intricata telenovela continuano senza sosta le puntate dell’affare cessione Milan, che inevitabilmente avranno una conclusione al momento del closing. Dopo il versamento di 85 milioni (parte finale di una caparra di 100 milioni), sembrava ormai tutto concluso grazie anche alle garanzie che il fondo cinese aveva dato con quei soldi.
Accuse americane – Ennesimo episodio invece negli ultimi giorni grazie a Bloomberg, sito finanziario statunitense, il quale ha accusato la Sino Europe Sports di aver presentato a Fininvest dei documenti falsi relativi alla Bank of Jiangsu. Gli americani raccontano di aver contattato la banca per recepire informazioni in tal senso, ma l’istituto di credito ha affermato di non aver mai autenticato alcun documento relativo ad attività di conto del gruppo e risalente ad aprile 2016. Fininvest e il fondo cinese hanno subito contrattaccato smentendo il contenuto dell’articolo di Bloomberg, in particolare gli asiatici hanno affermato: “Quanto scritto da Bloomberg è assolutamente falso. Se necessario agiremo per vie legali…”. In più Fininvest ha tenuto a precisare che la solidità del fondo cinese è stata appurata attraverso il pagamento della regolare caparra, oltre che da tutti gli advisor in gioco attraverso contatti con banche ed operatori finanziari cinesi.
Verso il closing – Come spiega invece il quotidiano economico Milano Finanza, sia Fininvest che gli advisor (cioè Lazard e Rotschild) conoscono già l’elenco dei compratori, i quali non saranno svelati fino al momento del closing. La trattativa procede dunque senza intoppi, nonostante le voci messe in giro per screditare la Sino Europe Sports: il closing dovrebbe avvenire per fine novembre e sarà celebrato con un evento ufficiale a Milano e altri roadshow in Cina.
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