Esordio in Europa tra poche luci e molte ombre

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Il Milan è ufficialmente tornato in Europa a distanza di 1234 giorni dalla sua ultima partita disputata nelle competizioni europee. In tale circostanza aveva segnato tale Ricardo Kakà, per gli amici Ricky. Contro la squadra rumena del Craiova è risultato decisivo un altro Ricardo: Rodriguez. Scherzi del fato, si direbbe. Il match è stato meno facile del previsto. Gli avversari godevano di una condizione fisica ben più brillante dei rossoneri, stante il fatto che il campionato rumeno è iniziato da diverse settimane. Dopo un primo tempo in cui il Milan ha tenuto sotto controllo le operazioni, riuscendo a trovare un gol fortunoso su punizione defilata, la ripresa ha visto la squadra di Devis Mangia alzare il baricentro, facendosi pericolosa in più circostanze. In un paio di occasioni gli interventi di Donnarumma sono risultati decisivi. Parlare delle prestazioni dei singoli lascia il tempo che trova, trattandosi della prima stagionale di una certa importanza a poca distanza dall’inizio della preparazione atletica.

Il giocatore che ha impressionato maggiormente in maniera positiva è sicuramente Kessie: roccioso in fase di interdizione, intelligente in fase di contenimento ma non molto preciso in fase di costruzione. I margini di miglioramento sono ampi e ci sono buone probabilità che il giocatore ivoriano diventi una pedina fondamentale per lo scacchiere di mister Montella. Abbastanza bene il pacchetto difensivo composto da Zapata e Musacchio. Interventi puntuali e precisi da parte di entrambi e poche le sbavature, dovute principalmente a qualche ritardo nei tentativi di anticipo. Rodriguez si è fatto apprezzare in fase di spinta, nonostante una coordinazione non memorabile e un modo di calciare quanto meno singolare. Abate è apparso poco propositivo ed in fase difensiva ha manifestato delle difficoltà, soffrendo in più occasioni le giocate dell’avversario diretto.

A centrocampo è spiccato Kessie, come già detto. Montolivo e Bonaventura sono apparsi sotto tono e poco lucidi tanto nella fase di interdizione quanto nella fase di costruzione. Poco concreto il tridente offensivo. Il solo Cutrone ha cercato di darsi da fare finchè la condizione lo ha sorretto. Niang, nonostante mister Montella gli abbia concesso tutti i 90′, ha fatto più errori che giocate valide: troppo scoordinato nei movimenti, poco lucido nella manovra, impreciso nei tiri e nei dribbling. Borini si è impegnato ma è sembrato frequentemente fuori dal gioco e dalla manovra, sicuramente tra i meno positivi per partecipazione al gioco. Tra gli elementi subentrati nel secondo tempo, ovvero Conti, Antonelli e Andrè Silva, i primi due, seppur senza voto, sono entrati sin da subito nel clima della partita, partecipando attivamente alla manovra. Molto inconsistente Andrè Silva: in almeno tre circostanze ha avuto la possibilità di saltare l’uomo finendo col perdere amaramente la palla e senza al tempo stesso impegnarsi per recuperarla. E’ apparso imballato e forse la sua condizione fisica precaria lo ha reso inconsistente anche nei pochi minuti giocati.

Tra una settimana il ritorno a San Siro. Grande attesa e più di 42000 i biglietti venduti. I tre punti guadagnati fuori casa mettono i rossoneri nella migliore delle condizioni per affrontare il match. Tuttavia le sorprese sono sempre dietro l’angolo: serviranno un’altra partita attenta e una prestazione decisamente migliore per riuscire a superare il turno senza soffrire nuovamente fino al 90′. Il recupero di Suso potrebbe in tal senso risultare fondamentale. In bocca al lupo, vecchio, grande Milan !

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