Prospettive vincenti: è il settore giovanile il tesoro del Milan
Il settore giovanile del Barcellona, più comunemente chiamato “cantera”, è da anni visto come un esempio, un modello da seguire considerando il gran numero di campioni, o comunque buoni giocatori, che negli anni è riuscito a sfornare. Messi, Iniesta, Xavi, Puyol, Pique, Pedro, Fabregas, etc. Merito dei blaugrana è l’essere stati capaci di inserirli gradualmente in prima squadra fino a farli diventare pilastri e fondamenta dei successi avuti negli ultimi dieci anni. Altro settore giovanile invidiato da mezza Europa è quello dell’Ajax. I lanceri da sempre sono sinonimo di grandi giocatori, vedi Seedorf, Rijkaard, Bergkamp per fare giusto qualche esempio. In Italia non possiamo non citare il vivaio dell’Atalanta, da sempre fucina di talenti.
Il Milan, dopo essere stato anch’esso una squadra capace di lanciare “gente” come Maldini, Baresi, Costacurta, è stato per un po’ di anni incapace di coltivare in casa propria buoni giocatori. O meglio, qualche giocatore buono si è visto, ma è stato troppo velocemente venduto senza dargli modo di poter crescere con tranquillità per poi mostrare il proprio potenziale. Su tutti viene in mente Aubameyang, anche se ci sono tanti altri giocatori, magari non fenomeni, ma che avrebbero sicuramente fatto comodo. Basti pensare a Matri, venduto a poco e ricomprato a oltre 10 milioni di euro, a Darmian, ad Antonelli (ricomprato anch’egli), a Verdi, a Cristante etc.
Finalmente negli ultimi anni qualcosa è cambiato e, grazie anche al sapiente lavoro di Filippo Galli, responsabile del settore giovanile, mese dopo mese il Milan sta inserendo i migliori elementi della primavera all’interno della prima squadra. In aggiunta i rossoneri stanno dando loro anche diverse chance di giocare in partite ufficiali o comunque importanti. Tutto questo lavoro ha portato i suoi frutti tanto che ora Montella può schierare Donnarumma, Calabria, Locatelli e Cutrone, quattro validi elementi che il settore giovanile ha saputo fa crescere e Mihajlovic prima, Montella poi hanno saputo far maturare. Donnarumma è diventato il portiere titolare (e secondo della Nazionale), Calabria una valida alternativa sugli esterni, Locatelli un buon centrocampista e Cutrone un attaccante completo capace sempre di segnare.
Qualcosa sembra davvero essere cambiato e noi, da tifosi, ci auguriamo che ogni stagione il Milan sappia inserire in prima squadra e poi lanciare uno o due elementi del proprio settore giovanile. Ciò sarebbe sinonimo di società seria e ben strutturata oltre a garantire un notevole risparmio di soldi evitando di comprare giocatori stranieri di dubbio valore.
Che sia l’inizio di una nouvelle vague rossonera?
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