Natale si avvicina, ecco cosa chiediamo a Gattuso e alla dirigenza

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La bruttissima sconfitta di Verona ci ha invitato a non sperare di vivere un bel Natale rossonero. Anzi, a dirla tutta, probabilmente ci avviciniamo al peggior periodo natalizio degli ultimi anni, per classifica, morale e continui caos di voci che girano attorno al club, dal malcontento di Bonucci (?) ai problemi con il voluntary agreement e con il rifinanziamento del debito. E all’orizzonte c’è il match di sabato con l’Atalanta, il derby di martedi sera e la successiva trasferta di Firenze…

Rivitalizzare gli uomini – In questo marasma generale ci sentiamo di chiedere molto poco a Gattuso, coinvolto suo malgrado in questa brutta situazione. La speranza è che possa finalmente aver trovato un’identità tattica a questa squadra, tornando al 4-3-3 che bene ha fatto lo scorso anno. In secondo luogo, soprattutto durante questo ritiro a tempo indeterminato, è necessario che Ringhio riesca a rivitalizzare giocatori che avrebbero dovuto ricoprire un ruolo fondamentale in questo Milan, come Biglia, Calhanoglu o Kessie. Giocatori in netta crisi fisica, da ritrovare assolutamente per portare a casa una discreta seconda parte di campionato.

Rasserenare l’ambiente – A Fassone e Mirabelli invece chiediamo di stare accanto a Gattuso e ai giocatori, di compattare un ambiente disastrato e lavorare per tenere lontane le tante voci, che riguardano vicende extra calcistiche, dal ritiro di Milanello. È probabile, molto probabile, che il mercato estivo sia stato un grande flop, e quindi che il loro operato sia stato fallimentare, ma non è il momento di pensare a queste cose. Ci sarà tempo per giudicare la dirigenza. Ora è il momento di fare gruppo, di rasserenare l’ambiente e cercare tutti insieme di fare bella figura in Coppa Italia e in Europa League e portare a casa un campionato dignitoso.

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