Giugno 2018, un mese dalle mille domande
Tra due settimane esatte inizieranno i mondiali. Purtroppo per il popolo italico non sarà un mese da serate calde e piene di emozioni poiché la nostra nazionale non ci rappresenterà. In questo giugno 2018 ci limiteremo quindi a seguire la partite con un certo distacco, a parte chi, per diverse ragioni, tifa altri paesi o comunque simpatizza anche per colori diversi dall’azzurro. Nonostante questo sarà comunque un mese intenso dove potremo ammirare, si spera, belle partite, campioni che si confermeranno tali e, molto probabilmente, giocatori emergenti che esploderanno nel giro di pochi incontri. Dopotutto il mondiale è anche una vetrina ed il calciomercato lo seguirà a ruota. Inizieranno così sfide interminabili anche fuori dal campo dove, a colpi di milioni di euro, ci saranno vere e proprie battaglie tra procuratori, direttori sportivi, sponsor e chi più ne ha, più ne metta.
E noi milanisti? A noi tifosi del diavolo toccherà un’estate di attese, considerando che aspettiamo diverse cose. Innanzitutto il giudizio dell’Uefa, per capire quale saranno le sanzioni nei nostri confronti. Da questo dipenderà infatti la nuova strategia societaria ed il conseguente mercato che sarà fatto. Saremo semplici spettatori che assisteranno tristemente ai colpi di Juventus, Inter, Napoli e compagnia bella, oppure saremo protagonisti e potremo rafforzare la rosa con quei 3-4 giocatori di cui abbiamo disperatamente bisogno? A settembre torneremo a giocare il giovedì con l’Europa League oppure dovremo aspettare solo il weekend?
UEFA a parte, il nostro presidente Yonghong Li riuscirà a saldare o rifinanziare il suo debito con Elliot oppure uscirà di scena dopo solo un anno e poco più di presidenza? E ancora, come finirà il tormentone Donnarumma? E lo show di Raiola?
Troppe incognite ruotano ancora attorno al mondo Milan, il che ci farà vivere questo giugno 2018 (e oltre) non così comodi e tranquilli sul divano, a gustarci le partite del Mondiale. Probabilmente assisteremo ai vari match con un occhio sempre teso verso lo smartphone, per vedere se ci sono aggiornamenti.
P.s. Non essendoci l’Italia, a questi mondiali, per ragioni di cuore, tiferò Perù.
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