Milan – Atalanta: le pagelle dei rossoneri
Diego Lopez 6: Anche stavolta non ha responsabilità nello sfacelo totale, si starà chiedendo forse cosa avrà fatto di male per meritarsi tutto questo.
Abate 5,5: Sicuramente il migliore della difesa, anche se non spinge come nei momenti migliori. Deve ancora recuperare la forma giusta.
Mexes 5: All’inizio concede un’occasione a Denis, poi anche lui insieme a Rami ha responsabilità nel gol bergamasco. Completamente invischiato nella confusione totale.
Rami 5: Lontano parente del Rami che apprezzavamo tempo fa, è fuori condizione e lo dimostra facendosi surclassare da Denis.
Bonera 5,5: In ritardo nell’azione del gol, ma in realtà non poteva fare molto. Si fa notare per qualche buon cross ma nulla più. (Dal 36’ Armero 4,5: Gli si chiede spinta e cross in fase offensiva e copertura dietro, fa tutto male).
Montolivo 5: Per nulla in partita e la squadra ne risente tantissimo. Lento, impacciato e spesso fuori dalla manovra, brutto compleanno. (Dal 76’ Niang s.v.: Cerca di farsi vedere in tutti i modi con grinta e velocità, ma il tempo a disposizione era troppo poco).
De Jong 5,5: Anche lui in netta difficoltà quando l’Atalanta attaccava, lento il ripiegamento nell’occasione del gol, cerca di far qualcosa avanti ma non è suo mestiere.
Bonaventura 6,5: Continua a predicare in un deserto aridissimo, è l’unico che dà l’impressione di poter fare qualcosa ed è preziosissimo anche in mediana. In queste pagelle non merita un voto negativo.
Cerci 5,5: Cerca di dare velocità e classe alla fase offensiva ma la condizione è ancora precaria. Contando anche la partita di martedi è giusta la sostituzione. (Dal 46’ Pazzini 6: Non è un caso che la squadra comincia a far vedere qualcosa col suo ingresso. Servito poco e male, fa quello che può).
Menez 4,5: La squadra non può essere dipendente da un giocatore così incostante. Oggi non era in giornata e combina pochissimo. Errore gravissimo in occasione del gol, sempre lezioso ed egoista.
El Shaarawy 5: Comincia davvero ad essere un lusso che non possiamo più permetterci la sua presenza costante in campo. Fisicamente sembra in crescendo, ma continua ad essere prevedibile, il che lo fa sbattere contro il muro atalantino.
Inzaghi 4,5: L’impressione alla fine dell’ennesima debacle è che sia il primo ad essere in totale confusione. La squadra stavolta sembra sbilanciata lasciando pericolosamente il contropiede a Denis e Pinilla, il che è un suicidio.
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