L’affaire Romagnoli e un calciomercato sempre più folle
È notizia delle ultime ore che il Milan sia arrivato ad offrire alla Roma 25 milioni per il difensore Romagnoli, ed è notizia che Sabatini abbia rispedito al mittente tale offerta. Ovviamente a questo punto tutti ci chiediamo: folle il Milan ad offrire così tanto o stupida la Roma a rifiutare tale somma? Probabilmente entrambe le ipotesi, o nessuna delle due. Spieghiamoci meglio.
Innanzitutto teniamo presente che se i giallorossi avessero accettato, il ragazzo ex blucerchiato sarebbe stato il difensore italiano più pagato della storia dopo Nesta (sempre al Milan per 30,5 milioni) e addirittura prima di Cannavaro (all’Inter per 23 milioni). Qui però parliamo di grandi nomi, già pienamente affermati nel panorama nazionale ed internazionale. Romagnoli invece proviene da un’ottima stagione alla Sampdoria, e nonostante in potenza sia uno dei migliori prospetti italiani, ancora non ha dimostrato di valere tale cifra. La cosa però più importante è che tali grandi difensori vissero anche epoche differenti del calcio mercato. All’epoca tali cifre facevano ancora scalpore, oggi invece la differenza tra valore reale e prezzo di un calciatore si è talmente ampliata da rasentare la follia. L’entrata in campo degli sceicchi è stata la causa principale di questi stravolgimenti, che oggi hanno portato a pagare Kondogbia 40 milioni circa, Bertolacci 25 e valutare 30 milioni (o forse anche più) Romagnoli.
Teniamo anche presente in secondo luogo un altro aspetto, non meno grave, del calcio nostrano: difensori forti, giovani e affidabili sono sempre più rari. Accaparrarsi un prospetto come Romagnoli significherebbe avere in squadra una bella fortuna, che da un lato potrebbe sulla carta garantire un definitivo salto di qualità al reparto difensivo, dall’altro in termini economici in caso di flop e conseguente cessione garantirebbe comunque un rientro.
In questo calcio sempre più nevrotico e tecnicamente carente, quasi dunque ci viene da considerare normale l’offerta del Milan e l’atteggiamento della Roma, seppure le parole di Mihajlovic a tal proposito la dicano lunga: anche a me piacciono le fragole, ma pagarle come il caviale…
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