Come stanno Napoli, Fiorentina e Inter
Proseguiamo nell’esame delle avversarie del Milan, nella situazione in cui si trovano al momento in cui scrivo. Oggi tocca a Napoli, Fiorentina e Inter.
Napoli: chiusa la parentesi del “Torero Camomillo” Benitez, ADL riparte da Sarri, tecnico umile e magari poco mediatico ma che bene ha fatto ad Empoli e non solo. La scommessa di ADL è portare in un ambiente in costante e pericolosa ebollizione come quello partenopeo, una mentalità di lavoro e sacrificio. Vedremo. Sarri intanto, si porta appresso lo scudiero Valdifiori, Allan dall’Udinese e Hysaj. In porta ritorna Reina e questo è già tanto. In difesa, preso Chiriches che potrà guadagnarsi un posto in mezzo alla difesa vista la compagnia. Parlano tanto male della difesa del Milan… Dalla noia mortale del 4-2-3-1 di don Rafè, si passa al 4-3-1-2 di Sarri. Verificheremo chi farà il trequartista alle spalle di Higuain e di un altro (chi?), perché il Napoli ha molti esterni di ruolo, ma non ha una seconda punta. E poi, Hamsik? Arretrerà a metà campo cambiando ruolo oppure vorrà restare dietro alle punte? Per lui secondo me, se si convince, potrebbe esserci un ruolo in mezzo al campo, alla Seedorf stile Milan di Ancelotti. Allora sì che la qualità ed il gioco ne trarrebbero vantaggio. Diversamente, visto che il Pipita gioca sempre, almeno uno fra Gabbiadini, Mertens e Insigne potrebbe ritrovarsi quale terzo (o quarto) incomodo. Per Sarri saranno importanti le prime partite. Iniziare male, potrebbe essere deleterio in una piazza dove la nostalgia per qualcuno è sempre dietro l’angolo.
Fiorentina: i Della valle ripartono per l’ennesima volta da zero o quasi. Congedato l’aeroplanino Montella che molto bene aveva fatto, ecco Paulo Sousa dal Basilea. Alcune cessioni importanti (Neto, Savic, Gomez) e un arrivo di valore, Mario Suarez dall’Atletico. Buono il portiere Sepe. Per il resto, poco e niente. Il lavoro di Sousa sarà inevitabilmente complicato, soprattutto se Rossi non tornerà quello che conosciamo. La piazza è di quelle che non perdonano mai, a un ex iuventino, figuriamoci… Manca al momento, una prima punta e si spera nella esplosione di Bernardeschi.
Inter: ennesima rivoluzione in casa nerazzurra. Mancio sconfessa sé stesso e quanto fatto a gennaio rispedendo al mittente Shaquiri e Podolsky, prospettando un’altra Inter senza italiani. In difesa arrivano Miranda, Murillo, Montoya. A metà campo Kondogbia e in attacco Jovetic. Sarà finita qui? Chi lo sa. Mancio si sta giocando la parte residua di credito che gli è rimasto. Le amichevoli estive non sono dalla sua parte, sebbene lui continui ad essere fiducioso. Sinora mi sembra una squadra senza anima, 11 magliette uguali e basta. Si vorrebbe fare il 4-3-3, ma senza esterni di ruolo non è possibile. Credo allora si ripiegherà sul più conveniente 4-3-1-2. Da decidere definitivamente il ruolo di Kovacic, mentre i tifosi sperano che Jo-Jo sia abile ed arruolabile. Se così non fosse, il potenziale offensivo di Icardi verrebbe sprecato. Anche qui, chi mal comincia, è a metà del precipizio…
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