Capovolgimento silenzioso
Non pensiamo alla classifica, ancora possiamo migliorare, vorrei invece concentrarmi sulla rivoluzione che sta avendo luogo e che trova come primario artefice Sinisa Mihajlovic. Lo avevo duramente criticato soprattutto per le numerose formazioni mandate in campo senza un filo logico, ma in questo periodo mi sto ricredendo. Sinisa sa il fatto suo, nessuno lo mette in dubbio, quello che mi stupisce é come abbia fatto a mantenere la calma quando aveva totalmente perso la fiducia del presidente e quando era totalmente assediato dalla stampa. Oggi come ho detto la situazione si é capovolta; Sinisa con il cambio modulo é riuscito a plasmare da quella materia informe la sua idea di squadra tipo, con la scommessa Cerci, con il rischio Donnarumma. A volte, é risaputo, il rischio va premiato, anche se la responsabilitá a cui si va incontro é certamente rilevante. Il gruppo ha finalmente trovato una sua coesione, una convinzione, una determinazione e soprattutto una supremazia e una sicurezza nelle giocate. Con la Lazio la squadra é risultata compatta, attiva, padrona del gioco, presente nel luogo e nel momento giusto. Altra mossa coraggiosa di Sinisa é stata quella di far affidamento ancora una volta su Cerci, e soprattutto quella di mettere in luce una volta per tutte Jack Bonaventura, il notro motore pulsante. A mio avviso il giocatore piú adatto a vestire la casacca numero 10, non è assolutamente Honda ma bensì proprio l’ex bergamasco.
È nato questo Milan italiano, in cui non ci sono grandi campioni di fama ma dove ognuno dà il proprio contributo per il soddisfacimento dello scopo comune: tornare quel Milan che ha fatto la storia del calcio. Mihajlovic sta lavorando sotto traccia proprio per raggiungere questo obbiettivo e noi tifosi ci auguriamo di cuore che ci riuscirà. Non esaltiamoci oltre misura peró, ci aspettiamo ancora molto. Dobbiamo ripartire da qui per conseguire step by step un traguardo che potrebbe finalmente accontentare la piazza.
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