Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano
Così cantava Venditti nel suo album “Da San Siro a Samarcanda” nel 1992. Le stesse parole che riecheggiano nel pensiero di molti tifosi rossoneri in queste settimane. Di chi stiamo parlando? Naturalmente di lui, Zlatan Ibrahimovic.
Il grande gigante svedese, attualmente militante nel PSG dello sceicco Al Thani, è in orbita Milan da settimane ormai. La possibile svolta chiave? 16 giugno, Zlatan e l’agente Raiola decidono di recarsi a Doha per avere un confronto diretto con il presidente, per capire o meno se vi potesse essere un’eventuale possibilità di liberazione dal club parigino del giocatore. Quella giornata finì con un nulla di fatto, non vennero assecondate le pretese dell’attaccante (Ibra non chiese di andare via, ma di poter rinnovare il contratto), e per il momento la situazione rimase fossilizzata. In questi giorni, da quello che ci viene riferito quotidianamente dalle fonti e dai mass-media locali, l’affare Ibra potrebbe prendere una piega decisiva, in base ad un accordo personale tra lo sceicco e il gigante di Malmoe, il 1 Agosto, data in cui si giocherà la Supercoppa di Francia tra PSG e Lione.
Dopo gli arrivi di Bacca dal Siviglia, fresco vincitore della Europa League, e di Luiz Adriano, approdato dallo Shakhtar per 8 milioni di euro, il popolo rossonero sta aspettando il ritorno di WonderIbra, per completare in bellezza quel reparto avanzato che incuterebbe terrore a qualsiasi avversario. Lo stesso Galliani lo definì non poco tempo fa come “l’unico ad avere la licenza di uccidere”.
Certamente da tenere in considerazione risulta essere la parte economica di questa operazione: il passaggio di Zlatan verrebbe a costare una cinquantina di milioni per le casse di Via Aldo Rossi, ringalluzzite dai tanti liquidi freschi della Fininvest e del broker thailandese. Il contratto per Ibra sarebbe stato già definito: 3 anni per il giocatore con un ingaggio di 7 milioni netti circa (cifra alquanto discutibile) più tutta una serie di provvigioni nei confronti di Raiola, procuratore del giocatore.
Di sicuro lo sceicco non lo lascerà partire gratis, ma proverà in qualsiasi modo ad ottenere una minusvalenza da quella operazione che solo 3 anni fa gli aveva fatto spendere 20 milioni di euro.
I tifosi sul possibile ritorno dello svedese si spaccano: c’è chi pensa che possa essere una minestra riscaldata, vedasi i vari Kakà, Shevchenko, c’è chi invece, come anche il sottoscritto, ritenga che Ibra possa fare ancora bene e che possa essere lui l’uomo giusto per traghettare il club rossonero al posto che gli spetta!
La casacca rossonera numero 11 sta aspettando il suo legittimo proprietario!
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