Da questa faccenda Berlusconi ne uscirà come vincente o perdente?
Sembra che i colpi di scena nell’infinita faccenda cessione non finiscano mai. Proprio quando Berlusconi e Mr. Bee scendono insieme in piazza a sbandierare principi di accordi, ecco che le carte si rimescolano. Mentre a Milano vengono accolti i rappresentanti della cordata cinese, proprio Fininvest smentisce ogni esclusiva con Mr. Bee. Zong, Wang e Mr. Lee sono ancora vivi, vegeti e tutt’altro che decisi a mollare. Il problema a quanto ne sappiamo non sta neanche nella guerra tra le due cordate, ma nei tentennamenti di Berlusconi, autentica miccia su tale scontro. Basta ripercorrere velocemente le tappe di questo nevrotico viaggio per renderci conto dei suoi dubbi. Non cede di sicuro. Deciso finalmente a cedere, già, ma a chi? Ecco che la spunta Mr. Bee ma BB e Galliani rimarranno? Ok, tutto fatto con il thailandese. Chiuso l’affare ma la maggioranza rimarrà ancora nelle sue mani. Riecco i cinesi. Demenza senile o sottile strategia?
Di certo siamo tra i primi accusatori di Berlusconi circa gli ultimi disastrosi anni, ma di una cosa siamo sicuri: non cederebbe mai e poi mai al primo che capita senza avere fortissime garanzie sia economiche che tecniche. Indicativa da questo punto di vista l’idea di conservare (solo momentaneamente) la maggioranza del pacchetto: mossa utile per tenere sott’occhio i movimenti di Mr. Bee e le due banche a lui collegate. E ora cosa c’entrano i cinesi? In primo luogo, stando a quanto trapelato, come detto risulta non veritiero l’accordo di operare in esclusiva con Mr. Bee, per cui tutto è ancora in gioco. In secondo luogo la cordata cinese è apparsa sin dapprincipio molto più solida e affidabile, per cui aspettiamoci ancora clamorosi colpi di scena prima delle firme definitive.
In conclusione, appurato il definitivo tramonto dell’era Berlusconi, possiamo lecitamente chiederci: il grande capo uscirà di scena da vincente o da perdente? L’unico suo errore è stato non anticipare questo momento costringendoci a vivere degli anni a dir poco orribili, per nulla in linea con il nostro passato glorioso. Questo non significa che andrà via da perdente: chi riceverà la sua pesantissima eredità sarà di certo in grado di riportarci in alto, su questo nessun dubbio. E solo tale certezza, senza neanche citare gli innumerevoli trofei vinti, basta a garantirgli un finale da vincente.
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