Dicembre 2016: i nostri top 5

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Pasalic Mario ha ingranato la marcia giusta e adesso vallo a togliere dal centrocampo rossonero. Suo il rigore decisivo per la vittoria della coppa, suo il gol contro il Crotone a inizio dicembre. Doveva essere un rincalzo, è diventato indispensabile. 80 voglia di vederlo crescere ancora.

Bonaventura Un modo per fermarlo c’è: fare fallo. Diversamente è incontenibile e sempre con buone idee in testa. Nelle giornate migliori si rivela una vera spina nel fianco degli avversari. Che dire poi del gol di testa nella finale di Supercoppa? Non è la sua specialità, ma lo ha fatto meglio di molti centravanti. Decisivo e completo.

Suso Ultimi allenatori del Milan, sgranate gli occhi: il giocatore che voi lasciavate in panchina è un gioiello del calcio europeo. Un esterno in grado di determinare, con le sue qualità tecniche sopraffine, il risultato di molte partite, facendo impazzire i giocatori della Juventus campione d’Italia e trascinando una squadra alla conquista di un trofeo dopo anni di astinenza.

Donnarumma e Abate Due italiani, uno giovanissimo l’altro non più. Uno aspirante capitan futuro, l’altro attuale esperto capitano e ultimo superstite dello scudetto vinto con Allegri, Ibra & company. Entrambi da nazionale, entrambi autori di molte prestazioni sopra le righe che hanno contribuito in modo fondamentale alla crescita di un albero che l’antivigilia di Natale ha raccolto il suo primo frutto.

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