Indiana Jones e lo scempio maledetto

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Stefano Pioli avventuriero? Ma quando mai… ma proprio per niente. Perdonate il titolo… è solo un gioco di parole per sottolineare il dramma in cui siamo piombati in questo epilogo di campionato. Avventuriero proprio per niente Pioli, lui che fa entrare Mandzukic a due minuti dalla fine, lui che gioca con Castillejo avanzato a destra, lui che si accontenta di un Ibrahimovic costantemente mezzo rotto e null’altro chiede in più a gennaio, se non un altro “vecchio” costantemente mezzo rotto. Lui che ricorre a Krunic per ogni singolo mal di testa, non è uno che ama le scelte ardite. Non rischia mai, a dire il vero. E’ un allenatore piuttosto ordinario e logico nelle scelte. Il top della stravaganza fu quando decise di mettere Meite trequartista, e ovviamente gli andò male.

Comunque, se dobbiamo dargli un merito da archeologo, è stato lui a riportare alla luce del sole il Milan dalle oscure catacombe in cui era sprofondato. Ha saputo ridare vita alla squadra dopo la mummificazione avvenuta sotto la gestione Giampaolo, che era riuscito a rovinare quanto di buono (non troppo, a dire il vero) aveva precedentemente fatto Gattuso.

E’ un saggio, Stefano Pioli, ragiona attraverso quello che vede. Si è accorto che Suso non serviva a nulla, si è accorto che Tomori dava più garanzie di Romagnoli. Sebbene per molte di queste osservazioni fosse sufficiente la perspicacia di un bimbo, lui si è dimostrato indubbiamente un saggio decisore, un buon equilibratore. Ha le idee chiare e procede sempre con cautela, forse anche troppa. Tempo fa lo definemmo un buon armonizzatore (leggi l’articolo). Per molti mesi il Milan ci ha fatto divertire con un gioco spumeggiante, e dobbiamo solo essergli grati.

Quando il gioco si è fatto duro, però, i duri sono venuti a mancare e la squadra si è un pò rammollita. Forse a qualcuno sono tremate la gambe, forse si è fatta sentire la stanchezza, forse un deficit di personalità, forse un pò di tutte queste componenti, forse anche Pioli ha perso un pò la retta via.. ed eccoci qui a sperare nell’impresa di battere l’Atalanta a Bergamo, nell’ultima giornata di campionato…

Sarebbe bastato battere lo Spezia, sarebbe bastato battere il Cagliari, sarebbe bastato battere il Sassuolo… sarebbe bastato portare a casa solo una delle tre. Invece niente. Ad essere sinceri un paio di mesi fa non credevamo che sarebbe finita con questo patatrac, così maledettamente in bilico fra l’obiettivo centrato al fotofinish e il fallimento-beffa. Perchè se finirà male, di questo si tratterà, checchè ne dica mister Pioli.

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