La serie di incredibili circostanze che hanno portato l’Inter in vetta alla classifica

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Leggendo la classifica di serie A, quando siamo giunti quasi al giro di boa, quello che subito balza all’occhio è senza dubbio l’elevata posizione dell’Inter. Chi ha seguito il campionato nella sua interezza non può non meravigliarsi. Vediamo di analizzare questa situazione a dir poco sorprendente, scaturita da una serie di incredibili circostanze:

26 agosto: Roma-Inter 1-3. La Roma va in vantaggio, domina per 60 minuti, colpisce 3 pali… e alla fine vince l’Inter. Misteri del calcio. Come è potuto accadere? Sarà stata una serata fortunata. A volte succede. Ma non sarà l’ultima.

Metà settembre: contro il Crotone, a San Siro: sullo 0-0 Handanovic compie due grandi interventi, che salvano la porta dell’Inter; poi, al 37′ del secondo tempo, cioè sul finire del match, arrivano due gol nerazzurri abbastanza casuali, il secondo dei quali in pieno recupero. Altri tre punti in cascina, praticamente piovuti dal cielo.

19 settembre: Bologna-Inter 1-1. I giocatori di Donadoni dominano la partita con un Verdi in grande spolvero e una magistrale applicazione del pressing di squadra. Sembra impossibile che l’Inter possa riuscire a pareggiare e infatti ci riesce solo grazie a un bizzarro rigore concesso al 32′, che Icardi trasforma.

24 settembre. Con il Genoa, in casa, il gol decisivo, di D’Ambrosio, arriva al 42′ minuto della ripresa. I rossoblu di Juric chiudono la partita in 9 uomini, a causa di due espulsioni. Altra vittoria immeritata, ottenuta peraltro giocando male.

Primo di ottobre, con il Benevento, stessa storia: finisce 1-2 in terra campana. Due gol di Brozovic al 19′ e al 22′ del primo tempo, poi la rete di D’Alessandro al 42′, nel mezzo due legni del Benevento. Perisic e Icardi molto in ombra, gioco lento, trame prevedibilissime, ma altri 3 punti in cascina.

Arriva il derby con il Milan, a metà ottobre: due volte in vantaggio l’Inter, due volte i rossoneri riescono a rimontare, giocando un ottimo secondo tempo; Andrè Silva colpisce un palo, ma a decidere il match è un clamoroso errore di Rodriguez, uno dei migliori della stagione rossonera fino a quel momento, che regala i tre punti alla squadra di Spalletti.

Altro match importante per l’Inter è la trasferta a Napoli: padroni di casa subito aggressivi, mettono l’Inter alle corde costringendo Handanovic ad un paio di interventi eccezionali. Pur giocando una partita super difensiva, in qualche circostanza l’Inter sfiora addirittura il vantaggio, ma nel finale è ancora super Handanovic (migliore in campo per i nerazzurri) a impedire ai partenopei di portare a casa i tre punti.

5 novembre, Inter-Torino 1-1. All’ora di pranzo, davanti a oltre 70.000 spettatori, i granata passano in vantaggio a inizio secondo tempo con Iago Falque; poco dopo l’Inter rischia di andare sotto di due gol quando Obi, su corner da sinistra, schiaccia di testa in rete: incredibilmente la deviazione termina a lato. Il pareggio arriva sul finire di partita, con Eder al 34′, in una fase in cui l’Inter crea tanto ma concretizza poco, colpendo anche una traversa. Spalletti dirà che c’è del rammarico per non aver vinto, ma la partita poteva finire molto diversamente se Obi avesse raddoppiato.

9 dicembre: Juventus-Inter 0-0. Nel contesto di una partita bruttissima, i bianconeri colpiscono una traversa con Mandzukic impegnando severamente Handanovic (nettamente il migliore dei nerazzurri) in diverse occasioni. Un punto conquistato grazie alla grande muraglia cinese di Spalletti.

Vogliamo poi parlare dell’impatto della Var (Video Assistant Referee) sull’attuale campionato dell’Inter? Finora si contano 4 episodi a favore dei nerazzurri e solo un episodio a sfavore. Per la cronaca, solo l’Udinese ha avuto più episodi a favore (5).

E se qualcuno pensa che le partite fortunate dell’Inter siano limitate al campionato, si riveda Inter – Pordenone di Coppa Italia, partita vinta dai nerazzurri… ai calci di rigore. Quella cosa che alcuni chiamano lotteria.

P.S. Qualche altro episodio di certo ci è sfuggito, ma quanto elencato può essere sufficiente per farsi un’idea dell’andazzo della stagione nerazzurra.

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