Lecce-Milan 1-4, le pagelle di Rebic e compagni
DONNARUMMA S.V.: spettatore apparentemente disinteressato osserva il pallone di Lapadula sfilare alla sua sinistra nel corso del recupero della prima frazione. Nella ripresa decide che sul rigore di Mancosu non vale nemmeno la pena di stendersi.
CONTI Voto 6,0: se ne sta guardingo a coprire le spalle a Castillejo e questa è già una buona notizia. La seconda è che non fa’ cose trascendentali ma nemmeno disastri. Col passare dei minuti e con il Lecce più arrendevole, acquista fiducia e arriva a servire per il gol di Leao. Continuo a pensare che il suo problema sia soprattutto di natura temperamentale e emotiva.
KIAER Voto 6,0: implacabile marcatore senza nemmeno faticare molto. Esce al minuto 40 acciaccato ed è un peccato perché sembrava in buona serata. Uno di quelli sui quali si può sempre contare.
ROMAGNOLI Voto 6,0: cede volentieri a Kjaer (e poi a Gabbia) l’onere della marcatura limitandosi all’ordinaria amministrazione.
HERNANDEZ Voto 6+: presidia la fascia ma quando può affonda. Per lui è la prima partita e lo dimostra difettando di lucidità nella rifinitura. È pericoloso al minuto 24.
BENNACER Voto 6,0: trotterella qui e là, governa la palla con disinvoltura (anche troppa), impicciandosi ugualmente quando non servirebbe (vedasi la spizzata che regala a Lapadula la palla del pari). Il Lecce finisce la benzina e lui nemmeno è in riserva. Non viene ammonito e questa è già una notizia.
KESSIE Voto 6-: si fa notare per aver cambiato parrucchiere. Fatica meno per la caratura dell’avversario e per il diverso sistema di gioco, va al tiro al minuto 19 e al minuto 49. Trova il modo di distrarsi intorno al minuto 36 e ci fa rischiare grosso.
CASTILLEJO Voto 7,0: torna e si fa sentire subito. Vivace, si muove bene come suo solito, entra nel vivo del gioco, gestisce palla e tempi di inserimento. Va al tiro al minuto 13 ed ha una bella occasione anche al minuto 16. Poi, su cross di Calhanoglu sblocca la partita al minuto 26. Utilissimo su tutta la fascia, costituisce un problema per il Lecce che non lo argina. Per essere il vice Suso niente male.
CALHANOGLU Voto 6,0: crossa per il vantaggio di Castillejo al minuto 26 dopo essersi distinto nei calci da fermo, angoli soprattutto. Dopo il gol sale di ritmo e fiducia. La tecnica la possiede, difetta di carattere come già altre volte osservato.
BONAVENTURA Voto 7,0: anche stasera si sporge in avanti a supporto di Rebic. Al minuto 14 impegna Gabriel e al minuto 31 sfiora il gol, che ottiene ribattendo la corta respinta del portiere locale al minuto 54, subito dopo il pari del Lecce, spianando la strada al successo finale. Segnatura di valore inestimabile in un momento delicatissimo dell’incontro mentre i salentini credevano nell’impresa. Bene, ma non è una novità, nella gestione della palla.
REBIC Voto 6,5: voto di stima. Non si trova molto a suo agio nella posizione di stasera e si rende pericoloso solo al minuto 3. Di lì in poi, molta grinta e determinazione, ma da una punta ci si aspetta ben altro a dire il vero. Sfrutta alla perfezione il lancio di Calhanoglu al minuto 57 per il tris.
PIOLI Voto 6,5: ritorna ad un sistema di gioco più congeniale all’attuale rosa, proponendo un 4-4-2 (anzi, 4-4-1-1) affiancando Bonaventura a Rebic in fase offensiva, e i fatti gli danno ragione. Squadra apparsa in progresso nella corsa e nel ritmo, ma troppo legata agli umori degli interpreti.
LEAO Voto 6,5: entra e al minuto 71 marca il cartellino su cross di Conti. Per caratteristiche, meglio lui che Rebic da solo là davanti. Anche per lui trattasi di problema di maturità.
BIGLIA e PAQUETA S.V.: atto di presenza.
GABBIA Voto 6: rileva il soldato Kjaer e a dire il vero il velleitario attacco Leccese lo aiuta nel compito. Valeri lo punisce per un fallo inesistente su Babacar. Va anche al tiro al minuto 48.
SAELEMAEKERS S.V.: contribuisce a tenere alta la concentrazione nel finale.