Maldini: “Berlusconi non lo sento da anni, Galliani carente a livello calcistico…”
Lunga intervista rilasciata dall’ex bandiera rossonera Paolo Maldini a “I signori del calcio” in onda su Sky Sport. Sui difensori italiani più promettenti: “Romagnoli e Rugani sono i difensori centrali su cui puntare. Per l’ex Empoli, tuttavia, non è un male assoluto che non si giochi sempre, ma deve imparare tante cose. Il più forte resta comunque Barzagli, ha esperienza e senso della posizione”. Su Berlusconi e la società attuale: “Ho conosciuto un genio. Una persona che arrivava dieci anni prima di altri su alcune cose. Lui venne al Milan e disse che voleva costruire la squadra più forte al mondo, faceva sorridere. Poi invece con la programmazione siamo riusciti a vincere tutto. Ora sono tempi diversi, la strada non è chiara come prima e gli investimenti non sono quelli di una volta. Prima c’era una società ambiziosa alle spalle e ognuno aveva il proprio ruolo per il quale c’era rispetto. Ora non è più così, il presidente ha fatto altre scelte. Non lo vedo e sento da anni, forse dall’ultima gara che ho giocato, per questo non mi sono mai sentito vicino al rientro”. Su Galliani: “Non credo ci siano dissapori, ci sono sempre state opinioni e vedute diverse. Quelle restano, ma è giusto così. Io ero capitano e lui amministratore delegato. L’obiettivo era comune, ma la visione sulla gestione era diversa. Non mi sono mai nascosto. Non è detto che un campione debba lavorare nel club. Il Milan ha avuto la fortuna di avere tanti calciatori fortissimi, ma non si è proseguito nel dare un minimo di tradizione per ricordare il passato e il Milan di una volta. Come hanno fatto Barcellona, Bayern e Real Madrid. Considero Galliani un grandissimo dirigente ma probabilmente è un po’ carente nella zona calcistica. Lì dovrebbe essere affiancato, nel decidere e valutare calciatori”.
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