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Milan e Lazio, in comune pochi giocatori che sanno far gol

DiNils

Apr 13, 2019
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Per niente casuale questa sorta di spareggio Champions fra Milan e Lazio. Le due squadre hanno diverse cose in comune, a cominciare dai due tecnici giovani e dal fatto di ritrovarsi anche in semifinale di Coppa Italia. Oppure dal quasi identico numero di gol fatti e subiti. Ma vorrei focalizzarmi su un aspetto in particolare: i pochi giocatori in grado di far gol. In altre parole, segnano sempre i (pochi) soliti noti. Per sintetizzare al massimo, Piatek per il Milan, Immobile per la Lazio. Dietro il deserto, o quasi: 5 gol Suso, 4 gol Kessie per i rossoneri, mentre fra i biancocelesti gli unici ad aver raggiunto quota 4 reti sono due slavi, Milinkovic e Lulic, e Caicedo.

Nell’Atalanta abbiamo i 6 gol di Gomez, i 5 di Hateboer e Mancini, due difensori, che si aggiungono ai bottini ancora più cospicui di Zapata e Ilicic. Nell’Inter, per esempio, sono tanti i giocatori ad aver raggiunto almeno le 4 segnature ( 5 Gagliardini e Perisic, 4 Keite Balde e Politano), senza contare Icardi e Lautaro Martinez che ne hanno fatti anche di più. Anche la Roma ha portato più giocatori a fare almeno 4 gol rispetto al Milan. 

La povertà di soluzioni offensive ha delle aggravanti individuabili, a mio parere, nel rendimento di Calhanoglu e Suso. Da entrambi ci si attendevano almeno un paio di gol in più, a voler essere poco esigenti. Ci sono però anche delle attenuanti: l’infortunio di Jack Bonaventura, che era arrivato a quota 3 gol prima di infortunarsi seriamente, come anche l’infortunio di Biglia, che almeno nei calci piazzati avrebbe certamente potuto fare qualche gol in più, se non avesse avuto i noti problemi fisici. Aggiungiamoci anche la forzata assenza di Lucas Paquetà, da poco infortunato,e così emerge anche la sfortuna di una stagione piena di contrattempi, intoppi e rallentamenti. Anche arbitrali.

Resta il fatto che il Milan si sta giocando l’Europa con poche armi a disposizione, con pochi giocatori che sanno far gol. Esattamente come la Lazio. Mal comune mezzo gaudio? No, qui c’è poco da gaudére e molto da soffrire, è una lotta feroce con pochi coltelli e una alla fine stramazzerà al suolo. Potrebbe perfino accadere a entrambe, perchè quelle dietro non sembrano voler rimanere a guardare.

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