Milan: il problema cruciale è il centrocampo

Spread this article

apoliLa nuova stagione ha preso ufficialmente il via, dopo le molte novità e le non poche tensioni che hanno contrassegnato la travagliata estate rossonera: un nuovo allenatore e una nuova proprietà appena dichiarata. Pochi cambiamenti fino ad ora a livello di organico, e soprattutto innesti che sembrano di non grande spessore. Da quattro/cinque anni a questa parte l’inizio del campionato è stato puntualmente difficile. L’esordio vittorioso con i granata fa ben sperare, ma siamo appena all’inizio di un cammino molto lungo. Di certo c’è tanta voglia di fare meglio degli anni scorsi, puntando ad un posto in Europa come obiettivo primario.

Sfortunatamente la cessione societaria ha tardato molto ad arrivare, così facendo il mercato rossonero ha vissuto una situazione di stallo e non è mai veramente decollato. Montella ne è conscio e ne ha parlato chiaramente nelle ultime settimane, richiamando il problema fondamentale della squadra: la totale assenza di qualità a centrocampo. Si è visto anche nel match della prima giornata vinto con il Torino, che siamo ancora aggrappati alle cavalcate di Kucka e il primo rincalzo a subentrare dalla panchina è sempre il solito Poli. Possibile che non si possa sperare in qualcosa di meglio? Da sempre richiamato e ripreso dai giornalisti e dagli addetti al lavoro, il problema del centrocampo è stato spesse volte sorvolato senza alcuna soluzione. Se qualcosa non si smuove in queste ultime settimane, il rischio è di tornare a pedalare in salita.

Il modulo utilizzato per la maggiore in questa tournée estiva è stato il 4-3-3, ciò richiede necessariamente l’acquisto di un esterno d’attacco a destra. Un altro centrocampista dai piedi buoni potrebbe far salire Jack Bonaventura al tridente d’attacco, ma a destra mancherebbe comunque un alternativa ad Honda, il quale in questi anni in rossonero ha mostrato più deficienze che qualità. Il lavoro e la dedizione di Montella hanno iniziato a dare i primi frutti: giro di palla, primi segnali di gioco e soprattutto capacità di poter prevedere le mosse dell’avversario. L’auspicio è quello che ci possa essere finalmente un po’ di pace e di tranquillità. La vittoria con i granata aiuta di certo il morale, ma il prossimo avversario si chiama Napoli.

About Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *