Nubi meno oscure attorno alla Sino Europe Sports

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berlusconi-770x470Ci sono ancora molte nubi che coprono la Sino-Europe Sports, di cui si conosce con certezza al momento solo l’imprenditore Li Yonghong, il fondo Haixia Capital e Han Li, direttore esecutivo, ma il grosso della partecipazione è coperto da segreto e verrà svelato solo al closing. Tuttavia qualcosa già oggi comincia a trapelare, e di certo sono buone notizie.

TCL a bordoSecondo le ultime indiscrezioni, il colosso cinese dell’elettronica TCL Corp. potrebbe essere uno degli investitori di Sino Europe. La solidità di tale gruppo potrebbe spazzare via tutte le voci destabilizzanti circa la cordata cinese. Il colosso dell’elettronica fattura infatti circa 16 miliardi di euro (tre volte superiore a quello della Fininvest), è terzo produttore al mondo di televisori e ha a libro paga 75 mila dipendenti. La TCL Corp. rappresenterebbe la prima vera azienda inserita nella lista dei possibili acquirenti del Milan, anche se tuttora resta da chiarire a quale titolo farebbe parte del conglomerato, se con una vera e propria quota o sotto forma di sponsorizzazione.

GHB e CCB – Le notizie non finiscono qui. Coinvolte nell’operazione potrebbero essere due istituzioni bancarie di un peso estremamente rilevante, parliamo della Guandong Huaxin Bank (GHB) e China Construction Bank (CCB). Secondo i media cinesi le due potenti banche potrebbero finanziare l’operazione attraverso dei prestiti, per raggiungere così la fatidica somma dei 420 milioni da versare entro novembre, a closing avvenuto. Anche in questo caso però sarà necessario attendere almeno il 20 ottobre, data in cui sarà presentata a Silvio Berlusconi la lista completa con tutti i nomi degli investitori, per capire la reale influenza di tali banche.

Il nuovo Cda – Qualche novità in più anche sul fronte del Cda. La Gazzetta dello Sport si sofferma oggi sui nuovi componenti del consiglio, che saranno quattro italiani e quattro cinesi, mentre è molto probabile che si arriverà ad un presidente straniero (Li Yonghong o Han Li). Tra i quattro italiani, oltre Fassone, ci saranno tre consiglieri ancora segreti, ma che dovrebbero essere legati a grandi aziende e chiaramente di fede milanista.

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