O.Marsiglia-Milan 0-2, indicazioni tecnico-tanniche
Al Velodrome ieri c’erano 60.000 spettatori. Atmosfera calda, come sempre da quelle parti, fischi verso i rossoneri come se piovesse. La squadra di casa, allenata da Tudor, quello che allena meglio di Pirlo, dopo un pò di arroganza iniziale, è pressochè scomparsa dal campo maltrattata, quasi bullizzata dal Milan. Appena dieci minuti e arriva il gol di Messias, con un bel tiro a giro all’incrocio dopo un’azione corale iniziata da Theo Hernandez e proseguita da Brahim Diaz. Raddoppio al 28′ di Giroud su assist dalla destra del positivo Messias. E’ finita 2 a 0 per gli uomini di Pioli, ma il risultato avrebbe tranquillamente potuto essere più largo, come dimostrano le occasioni sprecate da Leao e compagni nel finale. Gli ottimi interventi del portiere Blanco hanno permesso ai francesi di limitare i danni. Il possesso palla dei rossoneri è stato del 57%. 20 tiri a 5 a favore del Milan. Un dominio abbastanza netto.
I singoli. Molto bene Theo Hernandez e Bennacer, sempre più elegante fulcro offensivo Olivier Giroud, bene sulla destra il tanto disprezzato (sui social) Messias, così come dietro di lui il capitano Calabria. Nella ripresa ha fatto il suo ingresso il giovane Adli, evidenziando un buon tocco di palla, un certo dinamismo e una buona attitudine nel pressing. Nobile ed elegante ma anche difficile da interpretare, come un Pinot Noir. Forse un pò (troppo?) leggero e timido, un pò evanescente, non ha brillato per incisività, chiaramente bisognerà rivederlo ancora tante volte prima di poterlo giudicare in maniera compiuta. Invece già perfetta e glaciale la coppia difensiva Tomori-Kalulu, e questo lo sapevamo, ma un pò tutti meritano applausi, sebbene si sia trattato solo di una amichevole. Però amichevole probante, perchè fra quattro giorni comincia il campionato francese e l’Olympique Marsiglia lo scorso anno si è classificata al secondo posto dietro Messi e compagni. Simon Kjaer, otto mesi dopo il suo grave infortunio ha fatto il suo ritorno in campo nel finale, quando ha anche sfiorato il gol del 3-0. Chi ha un pò deluso è Rebic, autore di un fallo tattico che gli è costato il cartellino giallo e di poco altro.
Considerazioni finali: la squadra è collaudata, gioca a memoria e velocemente, le azioni sviluppate sono un piacere per gli occhi. Insomma, le impressioni e le sensazioni sono più che buone. Aspettando il campionato. E De Ketelaere.