Paolo Maldini al Milan: si va verso la fumata nera
Ennesimo capitolo dello psicodramma riguardante il nuovo Milan. Stavolta la questione è quella che tocca Paolo Maldini. Ormai è chiaro che sia Fassone, sia i cinesi (nella persona di Han Li), vogliano a tutti i costi in società l’ex capitano. D’altro canto è innegabile l’amore che Paolo nutre verso i colori rossoneri e allo stesso tempo non sarebbe in discussione la professionalità e l’entusiasmo che l’indimenticato numero 3 porterebbe in società. Matrimonio quindi solo da annunciare? Nient’affatto.
I contrasti – Marco Fassone sembrerebbe avere in mente una triade per la gestione del Milan, formata da lui stesso (in qualità di ad e dg), Mirabelli (prossimo ds) e, appunto, Maldini, a cui spetterebbe il ruolo di direttore tecnico, a metà tra campo e mercato, il cui lavoro si svolgerebbe a stretto contatto con Mirabelli. Paolo avrebbe così piena operatività nel ruolo, ma potere decisionale vincolato alla “collegialità” (cioè ai suoi due colleghi), e uno stipendio in linea con quello di un dirigente alla prima esperienza professionale. Qui sorgono i contrasti: Maldini infatti accetterebbe solo un ruolo “alla Galliani”, con poteri decisionali subordinati solo alla dirigenza cinese e non ad altre figure e con uno stipendio in linea con il ruolo da ricoprire.
Verso il no – Difficile che le parti riescano a venirsi incontro. Secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport i cinesi sarebbero irritati per il comportamento dell’ex capitano. Sino Europe non avrebbe infatti gradito prima di tutto le sue dichiarazioni pubbliche in merito l’evolversi delle trattative, in secondo luogo la sua pretesa di conoscere la delegazione cinese dal momento che il referente sarebbe comunque Han Li, infine le sue pretese economiche.
Le altre candidature – In caso di un no di Maldini (a questo punto più che probabile), Fassone e Mirabelli virerebbero su un altro nome di spicco, sempre legato a doppia mandata ai colori rossoneri, ma che andrebbe a ricoprire una posizione minore. Ambrosini e Albertini sempre in pole, possibile si riproponga il nome di Baresi (già nella direzione marketing del club).
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