Razgrad, Bulgaria
Bulgaria nord orientale, quasi al confine con la Romania. La città si chiama Razgrad, poco meno di 40.000 abitanti se comprendiamo anche i paesini intorno. Gli archeologi non hanno ancora determinato con precisione la data di nascita di questo centro, ma una cosa è sicura: fin dall’antichità l’uomo ha abitato la pittoresca valle del fiume Beli Lom, che taglia in due Razgrad. Un insediamento vi era presente al tempo dei Traci; poi i Romani costruirono la fortezza di Abritus, il cui nome era legato alla sanguinosa battaglia con i Goti nel 251, quando l’imperatore Traiano Decio venne ucciso insieme al figlio Erennio Etrusco. Una storia millenaria, questo è certo.
Razgrad è capoluogo di provincia. Gli inverni sono freddi, le estati secche e calde, gli autobus logori, i treni lenti. Abbastanza sviluppata è l’industria farmaceutica, mentre il turismo non è un ramo tradizionale dell’economia della regione. Tuttavia ultimamente i politici locali stanno cercando di darsi da fare per creare nuovi musei e luoghi di interesse. Del resto le potenzialità ci sono, il patrimonio storico e culturale è notevole, allora perchè non approfittarne? La cittadina, lentamente, sta crescendo soprattutto grazie agli investimenti stranieri. Di recente un’azienda internazionale con partecipazione russa, ucraina e bulgara ha pianificato un importante progetto basato sulla produzione annuale di circa 10 mila tonnellate di funghi, cioè più che l’intera produzione di questo tipo in Bulgaria. Qui sono ancora presente tracce del passato russo (numerosi i monumenti in memoria dei soldati russi caduti nella Guerra di liberazione dall’impero Ottomano del 1877-1878) ; considerevole è la minoranza islamica turca, che in alcune zone arriva anche al 30% e in alcuni paesini intorno Razgrad rappresenta addirittura la maggioranza della popolazione. Nel 1998 il 27% dei cittadini di Razgrad hanno dichiarato di essere turchi.
Attrazioni di Razgrad e provincia
Da vedere a Razgrad e dintorni, ci sono innanzitutto i circa 1.200 monumenti culturali presenti nella regione. Insieme alle tante vestigia di antichi insediamenti medievali e fortezze, e ai migliaia di oggetti, reperti archeologici e documenti, testimoniano la ricca cultura dei popoli che hanno vissuto lì nel corso dei millenni.
La Torre dell’Orologio: un simbolo di Razgrad, si trova nel centro della città, accanto al nuovo teatro drammatico. Costruita nel 18° secolo e ricostruita nella sua forma attuale nel 1864. Si differenzia da altre torri simili in Bulgaria per via delle sue cornici a forma di arco e per il tetto a cupola.
Il sito archeologico della città-fortezza romana di Abritus, poco fuori dalla città, è il luogo ideale per ogni appassionato di storia, non a caso è uno dei siti turistici più attraenti della Bulgaria. Offre al visitatore una bella ricostruzione di un tratto delle antiche mura, oltre a due musei molto interessanti, di cui uno interattivo. Tra i reperti ritrovati durante gli scavi, i più famosi sono il Pegaso dorato e le 835 monete romane in oro del V secolo.
La riserva archeologica di Sboryanovo, a 40 km da Razgrad, un complesso unico di villaggi secolari, santuari e necropoli. Da segnalare la tomba islamica di Demer Baba, il santuario di Tracia Kamen Rid (Rocky Heights), un villaggio medievale vicino al piccolo insediamento Byuven e, soprattutto, la tomba reale di Sveshtari, del III secolo a.C. . Scoperta durante gli scavi archeologici nel 1982, è inserita nella Lista del Patrimonio Culturale Mondiale dell’UNESCO. Nel 2013 una spedizione archeologica scoprì, dentro un tumulo, un carro a due ruote con gli scheletri di due cavalli, reperto risalente a 2500 anni fa.
A circa 10 km a sud-ovest da Razgrad , tra boschi di pini e betulle, si trova il centro ricreativo Pchelina, una bellissima valle di splendidi prati, con due laghi e aria fresca a volontà, un luogo ideale per rilassarsi in mezzo alla natura.
A Razgrad ci sono anche due teatri, un’orchestra filarmonica e una galleria d’arte. Inoltre meritano una visita il Museo Etnografico e la Casa Museo del compositore Dimitar Nenov.
Bang bang
Intorno alla città piccoli villaggi di gente semplice, pecore, strade semideserte costeggiate da boschi di betulle. Alcuni di questi luoghi, come la riserva di Voden, sono ideali per la caccia a vari animali: il cervo nobile, il cinghiale, il muflone, il capriolo. In Bulgaria si spara molto e non solo nei boschi. Il calcio bulgaro è tristemente noto, oltre che per essere considerato uno dei più corrotti del mondo, anche per avere avuto, negli ultimi decenni, i proprietari di club più uccisi al mondo (dalla mafia). Più di dieci uccisioni, che si sommano alle periodiche uccisioni di uomini d’affari di altri settori imprenditoriali.
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