Salutami a Sor…loth

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Dall’alto della mia estrema ignoranza temevo finisse male. Infatti, è finita malissimo. I parenti ricchi dei salmonari ce le hanno suonate sbattendoci in faccia, analogamente a molti altri in precedenza, come non sia difficile giocare meglio di noi.

Sì, i salmonari, quelli che una volta erano i depositari del 1-4-5-1, tutti dietro e davanti il palo della luce Tore André Flo. Giocano palla a terra, ne sanno di difesa alta, pressing e dintorni. Tutta gente che gioca (bene) e soprattutto si allena (bene) nei campionati di competenza.

La Nazionale, di cui non frega più nulla a nessuno, ormai è diventata una sorta di ordigno esplosivo della Seconda guerra mondiale : nessuno ci si avvicina per paura di farsi male.

Il signor Spalletti paga a caro prezzo le sue spigolosità caratteriali per cui adesso chi può scappa via appena può per i motivi più disparati.

Siamo un paese sconfitto. Una Nazionale dimessa nella quale anche quelli più bravi non hanno voglia di correre e soffrire.

Però nei salotti televisivi buoni si continua a parlare “daaa tattica” quando le cose che servono su un campo di calcio ormai le fanno bene gli altri.

Non vinciamo i duelli individuali, i contrasti, la palla l’hanno sempre gli altri. Un tiro in porta in 94 minuti. L’amara realtà. Avanti così, mi raccomando.

Siamo talmente depressi che ci bastano tre passaggi di seguito azzeccati per far scattare l’esaltazione di chi commenta.

Intanto però passiamo il tempo a discutere di argomenti essenziali quali gli SMS tra Acerbi e Spalletti, i like presunti o veri di Mancini, del calendario che è uscito nel pomeriggio e dell’ennesimo fallimento di una società professionistica.

Siamo una squadra modesta, espressione di un campionato modesto, di 2^ o 3^ fascia ormai nel quale si gioca a ritmo di valzer.

Troppi dei “nostri” (ma lo sono ancora?) si dimostrano inadeguati quando il livello della competizione si alza e sono gli stessi che nei fine settimana nostrani fanno i fenomeni e gonfiano il petto orgogliosamente.

Adesso spezzeremo le reni a Israele, Estonia, Moldavia e riprenderemo a conteggiare l’immancabile differenza reti.

L’unica cosa da fare sarebbero le dimissioni. Di tutti, Dirigenti federali in testa.

Ma quando mai…

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