S(c)orci di Londra
Quasi 9 milioni di persone vivono a Londra. Per i London fanatics, forse poco abituati al confronto, questa città è l’indiscussa capitale del mondo, il centro dell’universo, il posto migliore dove vivere. Una cosa è certa: negli ultimi decenni tutti volevano venire qui: russi, cinesi, indiani, polacchi, francesi, pachistani, nigeriani, giamaicani, rumeni, italiani, arabi. E molti ci sono venuti davvero. Una città dal richiamo magnetico, come i gadget più tecnologici di James Bond.
Una città super competitiva, che si è confermata capitale europea della ricchezza: i suoi abitanti hanno il maggior potere d’acquisto d’Europa (dati di Eurostat). Una città per molti, ma non per tutti. Perchè non tutti possono permettersi di avere i 3000 dollari al mese necessari (qui) per vivere tranquillamente: cifra calcolata nel 2017 dal sito Numbeo.com, specializzato in analisi demografiche. Di certo se li può permettere il sindaco Sadiq Khan, che da pochi anni governa la città. Figlio di immigrati pachistani, è il simbolo della multiculturalità di questa città piena di sorprese, ai cui incroci puoi incontrare davvero chiunque, dal giovane startupper africano alla topmodel Agyness Deyn, dallo studente italiano alla spia russa (pare ce ne siano molte). Puoi incontrare anche topi, molti, moltissimi, compresi alcuni esemplari giganti, lunghi circa mezzo metro. Avvantaggiati dal fatto di non dover pagare alcun affitto, infestano la città intrufolandosi dappertutto: nel 2016 ne hanno fotografato uno in un caffè del Parlamento britannico.
Una città dove tutto, ma proprio tutto, è possibile. Perfino che in alcuni giorni si respiri un’aria più inquinata di quella di Pechino (è accaduto nel gennaio 2017). Piove spesso ma qual è il problema? Basta ripararsi un pò o avere un buon ombrello a portata di mano. E da queste parti il miglior ombrello sono i soldi. Non che tutto sia super caro, la spesa si può fare anche a prezzi ragionevoli. Ma tutto il resto… no.
Costo della vita e difetti a parte, Londra offre molto, praticamente tutto. “Quando un uomo è stanco di Londra è stanco della vita; a Londra c’è tutto ciò che questa vita possa offrire” diceva Samuel Johnson. “Se non lo trovi a Londra forse non esiste!” ( slogan de I Grandi Magazzini Harrods). Se sei un artista valido Londra può darti una chance importante. Ami il teatro? Hai solo l’imbarazzo della scelta, ce ne sono tantissimi (e alcuni spettacoli sono replicati da decenni): i prezzi sono altissimi, ma qualche buona offerta si può trovare online prenotando in anticipo oppure con lo sconto last minute, quando questo è possibile. In ogni caso qualcosa di molto interessante da fare la sera lo trovi sempre, il ventaglio di opzioni può essere così ampio da non sapere nemmeno cosa scegliere, se vuoi nascondere la tua solitudine posto migliore di questo forse al mondo non c’è.
Londra è una moderna Babilonia – diceva Benjamin Disraeli, morto nel 1881. Aveva pienamente ragione. Provate per esempio a tuffarvi nel quartiere Chinatown, nel cuore di Soho, una delle zone più affollate, colorate e vibranti di Londra. Un luogo ricchissimo di negozi, voci e profumi, che ha cominciato a popolarsi di occhi a mandorla alla fine del XVIII secolo, quando migliaia di marinai cinesi si concentrarono qui, creando e moltiplicando nel tempo le loro attività commerciali. Una passeggiata serale sul viale di Gerrard Street bisogna per forza farla, fra cabine telefoniche a forma di pagode, lanterne accese e cancelli in stile orientale. E draghi volteggianti, se per caso capitate nel bel mezzo del Capodanno Cinese.
Avendo appena parlato di Chinatown, si può intuire come Londra rappresenti poco l’Inghilterra, con più di metà della sua popolazione composta da stranieri. Ci trovi gente di ogni tipo, ma specialmente di certi tipi. Una convivenza forse un pò forzata fra i super-ricchi che possono permettersi tutto e di più, la gente comune e la povera gente che si accalca nelle periferie (e magari il sindaco Sadiq Khan l’ha visto solo in tv il giorno che ha vinto le elezioni). Gli inglesi veri forse a Londra non ci sono più o stanno per estinguersi. In alcune zone, come Westminster, Kensington e Chelsea oltre la metà della popolazione è nata fuori dai confini nazionali. Secondo le previsioni, nel 2031 ci saranno circa 5 milioni di immigrati. Con la Brexit qualcosa forse cambierà, già adesso le sedi di alcune importanti aziende si stanno spostando altrove. Ma dire che si possa invertire la tendenza degli ultimi anni pare troppo azzardato.
Con ogni probabilità Londra continuerà ad essere un pollaio multietnico, per molti ma non per tutti. Anche perchè dove li metti tutti? C’è chi prova a risolvere il problema incrementando la verticalità delle costruzioni. A proposito, la domanda di case supera di gran lunga l’offerta e i prezzi inevitabilmente sono saliti alle stelle, malgrado molte case siano vecchissime. No, questa non è una città per tutti. Ma se disponi di un ottimo portafoglio, sì, per te Londra può essere una bella città dove vivere.
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