Siamo alle solite, arbitri inclusi
Pareggiare ad Empoli non sarebbe, di per sé, un risultato disprezzabile, considerata la qualità e la classifica dei toscani. Ma pareggiare così, sinceramente fa gridare, per l’ennesima volta, all’occasione perduta. Due volte in vantaggio, due volte raggiunti. E non solo per colpa nostra.
COSA HA FUNZIONATO. Al contrario di domenica scorsa stavolta molto poco, ma in generale. Mastro Sinisa effettua i cambi, per me, troppo tardi, forse distratto dal problema al ginocchio di Alex. Boateng andava messo prima e uno dei due centrali andava tolto causa forte mal di testa.
I SINGOLI: Bacca sempre gran cecchino e Bonaventura, centrocampista ma anche attaccante spietato quando serve, sono stati i migliori. Anche Antonelli non ha demeritato.
COSA NON HA FUNZIONATO: la squadra non è riuscita a mantenersi ordinata e compatta come la settimana scorsa e ha subito il tourbillion dei nanerottoli empolesi che, palla avanti-palla dietro, si trovavano a meraviglia sempre dove cadeva la sfera. Tutta la squadra ha smarrito le certezze che domenica scorsa sembravano acquisite, non sapendo trovare le contromisure al dinamismo dell’avversario.
I SINGOLI: Donnarumma sul primo gol poteva fare meglio, (esco? non esco?), Honda non ha corso e contrastato come una settimana fa diventando lui il primo marcatore di sè stesso, Niang è apparso evidentemente nervoso. Balotelli, svogliato, messo a tre minuti dalla doccia. Sono mancate calma e sangue freddo. Eppure la formazione era la stessa, l’allenatore lo stesso, il modulo di gioco lo stesso… perciò, è inutile dire e scrivere che facciamo ”schifo”.
I giocatori o sono bravi o non lo sono, ma sempre nella stessa misura quando si vince, quando si pareggia e anche quando si perde. Prima di tutto, facciamo pace con noi stessi: non è un problema tecnico, o comunque non è solo quello. Evidentemente, questo gruppo non è in grado di gestire mentalmente impegni ravvicinati con l’intensità e la concentrazione che il calcio moderno richiede. Sulla partita, comunque, pesano (eccome!) due macroscopici errori della giacchetta nera di turno. Alla faccia del “è tutto un complotto per portare il Milan in Champions League”.
Tutto ciò premesso, vista come si era messa la partita, la vittoria si poteva portare a casa lo stesso. E sarebbe stato importante, considerato che l’Inde non riesce a tenere più un risultato, la Viola fatica, la Riomma potrebbe essere sull’orlo del precipizio. La battaglia per l’Europa entra nel vivo, vincere il derby sarebbe fondamentale.
Martedì a Torino, primo round di semifinale di Coppa. Chiudere subito i conti, per evitare inutili rischi al ritorno.
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