La situazione di questo Milan non è buona
Specchio rossonero, servo delle nostre brame, chi è il più scarso del reame? Dopo 14 giornate le nominations non mancano: in questo Milan i giocatori molto al di sotto delle attese sono tanti e i due nella foto sono solo alcuni dei casi più eclatanti. Ma non affrettiamoci a puntare il dito contro i singoli, aspettiamo almeno di vedere come finisce il girone di andata. Il settimo posto in graduatoria, posizione un pò al di sopra della mediocrità ma molto al di sotto dell’eccellenza, assomiglia a una specie di limbo che non consente di potersi lanciare in invettive più di tanto, ma lascia ampia libertà di critica, alla luce di quelle che erano le aspettative e le dichiarazioni estive. I fatti sono chiari a tutti, limpidi come un lago senza fango, così limpidi come un cielo d’estate sempre blu – direbbe qualcuno. Sintetizziamoli:
1– Inzaghi non sta facendo meglio di Seedorf (Clarence raccolse 26 punti in 14 partite, Inzaghi solo 21 punti)
2– Inzaghi ha una rosa migliore di quella che aveva Seedorf (gente come Bonaventura, Menez, Alex e Diego Lopez l’olandese poteva solo sognarsela)
Se due indizi fanno una prova, si può facilmente concludere che era meglio tenersi Seedorf e aspettare almeno un’altra stagione prima di giudicare il suo operato come deludente. Forse è ben più deludente l’operato dell’attuale tecnico. Forse. Concediamoci il beneficio del dubbio.
All’inizio del torneo tutti lodavano Super Pippo per esser riuscito a far rinascere Keisuke Honda. Ma adesso che l’effetto resurrezione sembra finito e da qualche partita il giapponese assomiglia sempre più al giocatore visto all’opera nello scorso campionato, non crediamo che si possano fare i complimenti a Inzaghi per aver fatto ottenere al Milan solo UNA vittoria nelle ultime SETTE partite, roba che farebbe tremare i polsi di qualunque presidente di serie A. L’altro pupillo di Inzaghi, Menez, procede a fasi alterne, fra gol memorabili e memorabili prestazioni ectoplasmatiche, mentre per il resto ci sono molte più ombre che luci ; della difesa è meglio non parlare, come anche dell’utilità di Gianni Vio, l’esperto assunto per i calci piazzati (6 gol sono stati presi proprio su palla inattiva: quell’uomo sarà anche bravo a disegnare piramidi, ma un occhio anche allo schieramento difensivo non guasterebbe). A proposito: con Seedorf in panca tutti questi problemi con i calci piazzati non c’erano.
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