Situazioni di palle (inattive?)

Se Verona-Cremonese vi ha tediato,

se Pisa-Fiorentina via ha logorato,

se Cremonese-Parma vi ha distrutto,

se Juventus-Milan vi ha quasi ammazzato…

Sappiate che esiste una sofferenza perfino peggiore.  Qualcosa che è molto peggio del mediocre e decadente campionato italiano.

La sosta per le nazionali.

Mi spiego meglio.

La terrificante noia che si crea in quelle settimane di stop non è data dal vuoto delle partite della nostra serie A, no. Il colpevole non è l’assenza di calcio, bensì la totale assenza di intelligenza e quindi di argomenti da parte di chi è preposto a intrattenerci e a raccontarci cosa accade in questo periodo di tempo.

Cioè la stampa.

La stampa, che come consuetudine da ormai molti anni, si diverte a martoriarci con le cretinate più irrilevanti. Vedi l’infinito resoconto delle più insignificanti azioni di Sinner (“E’ arrivato a Riad per il Six Kings Slam. Domani il primo allenamento”, “Ecco cosa è successo ai suoi capelli ricci quando il vento ha soffiato forte da nord-est”, “Ha mangiato pasta col tonno, che straordinario gesto di umiltà!”), oppure con la canonizzazione in diretta di Pio Esposito, che “è meno potente di Vieri ma più tecnico di Toni”, spalma la Nutella da Dio e “canta meglio dei Matia Bazar”. Poi c’è Borriello che è “bello, ma ha sempre dato il massimo”, Mkhitaryan che non dimentica che “Klopp gli deve dare indietro 50 euro”… Zidane e le telefonate di Agnelli alle 6 del mattino… le 5 regole di Chivu, il “dittatore democratico”…. Balotelli che “doveva andare alla Juve” e che sogna ancora la nazionale… Benitez che “poteva andare alla Juve”… Mancini che spera di ritornare in nazionale, Paolo Bonolis che esalta il “calcio verticale di Chivu”…

Non tutti, ma quasi tutti, per l’esattezza trentatrè di questi interessantissimi aneddoti entrarono in Trento, al Festival dello Sport, tutti e trentatré trotterellando.