Verde, acerbo e tosto: il Milan è duro per chiunque

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Leggendo fra i molti commenti post Lazio-Milan, una frase ricorre spesso: “La Lazio doveva chiudere prima la partita.” Non è proprio il massimo dell’esattezza, perchè sembra sottintendere il fatto che, quando una squadra gioca meglio dell’altra, l’avversario non esiste. Non è così. La Lazio ha provato a chiudere prima la partita, in tutti i modi. Il Milan glielo ha impedito, in tutti i modi. Questo è più esatto. Merito del carattere, della grinta e delle qualità anche tecniche della squadra di Montella, che mai si dà per vinta ed ha l’ammirevole capacità di stringere i denti e rialzarsi da situazioni difficili, anche quando, come ieri sera, deve fare a meno di elementi importanti.

Un Milan verde di età (e ieri anche di divisa), talvolta acerbo (vedi i raptus fallosi di Locatelli) ma sempre terribilmente tosto, duro da affrontare per chiunque. C’è poco da criticare, quando ti manca mezza difesa, giochi in casa di un avversario forte, ma ugualmente riesci a reggere l’urto. Uno o due anni fa non ci sarebbe stata nemmeno la speranza di poter pareggiare all’85’. Stavolta c’era, eccome. In pieno recupero la Lazio se la stava quasi facendo sotto, rintanata nella sua metà campo, rischiando di perdere una partita che doveva chiudere prima. E che avrebbe certamente chiuso prima, se non ci fosse stato l’avversario in campo.

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