Una vittoria che vale l’Europa
“È da lunedì che siamo concentrati su questa gara, dobbiamo fare bene, vincere potrebbe significare Europa, vogliamo la qualificazione avendo l’1% di vantaggio sulla Fiorentina, vogliamo coronare il lavoro di questa stagione” le parole del mister Vincenzo Montella, nella conferenza stampa di ieri. ‘Giocheranno senza assilli, non hanno nulla da perdere. Ma noi saremo attenti, siamo pronti anche se non dormiamo sonni tranquilli. Ora non conta tanto giocare meglio degli avversari, ora dobbiamo soltanto vincere, sfruttando tutte le nostre caratteristiche’. Poi sull’Europa: “Abbiamo un leggero vantaggio sulle altre, dipenderà tutto da noi, c’è traffico per l’Europa ma noi ci siamo”.
Alla vigilia della penultima giornata di campionato, il mister rossonero tira un pò le somme della stagione. “La squadra è cresciuta, sia in termini economici che pratici. Credo che per alcuni di essi, a prescindere da chi li allena, sarebbero cresciuti comunque. Sono contento di questa crescita, che ancora non è completa: sono davvero soddisfatto. Farò vedere ai ragazzi il film del campionato per far vedere a tutti come siamo arrivati a questo punto”. Sulla stagione: “Sono soddisfatto, abbiamo sperato di rientrare in Europa dalla porta principale, ma ora c’è l’Europa League e sono felice di poter lottare per questo obiettivo. Abbiamo vinto a Doha, siamo usciti in Coppa Italia lottando fino alla fine contro l’invincibile Juventus, per tutto questo sono soddisfatto”. Oggi i giocatori scenderanno in campo indossando la nuova divisa per la prossima stagione. “La maglia è molto bella, molto tradizionale, mi ricorda delle maglie più vecchie e quindi probabile che ci dia qualche soddisfazione – afferma Montella – Il logo Champions? Sono poche le squadre che lo possono tenere”.
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Alessia
Rossonera dal concepimento, vive per questi colori. Cresciuta con le magie di Kakà, nonostante le lacrime alla sua volta per Madrid, restano lo sguardo di Sheva sul dischetto e tutta la magica notte di Manchester a farle mancare ancora il fiato. Unico dispiacere: non aver potuto vedere dal vivo il Milan di Sacchi.
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