Tra campo e scrivania, il duro compito che attende Elliott in questi mesi
Settimana delicata quella che attende il Milan, tra incontro al Tas di giovedi (che determinerà la partecipazione o meno alle coppe europee) e assemblea dei soci di sabato (che andrà a stabilire il nuovo organigramma e probabilmente anche il futuro di Fassone e Mirabelli). Il compito che spetterà a Elliott a breve e medio termine appare quindi estremamente complicato, tra gestione sportiva del club e quella amministrativa.
Mercato low cost – La parte che ovviamente più interessa il tifoso è la gestione sportiva. Elliott garantirà una quota per permettere al Milan di fare mercato? Meglio non fare voli pindarici con nomi di prim’ordine, ma una certa cifra (all’incirca una cinquantina di milioni) potrebbe essere investita per soddisfare le richieste base di Gattuso: un esterno, una punta e una mezzala. Non dimentichiamoci comunque che sarà necessario rimanere nel range del FPF dopo i tanti debiti accumulati nell’anno passato.
I nomi per il management – L’idea del fondo statunitense sarebbe quella di creare una sorta di “tridente” formato da un amministratore delegato, un direttore tecnico e un direttore sportivo. Il nome forte per la carica di ds è quello di Leonardo, che ovviamente ha suscitato non poche polemiche all’interno della tifoseria per il suo passato interista. Come eventuale ad o dt ecco Ivan Gazidis, attuale direttore esecutivo dell’Arsenal. Contatti anche col Sassuolo per l’attuale ad Carnevali, mentre trovano poche conferme i nomi di Maldini e Gandini.
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