2019: Il Milan sta cambiando rotta?
Il primo mese di questo 2019, oramai passato, ha portato nella Milano, sponda rossonera, numerose novità. Possiamo tranquillamente affermare che questi trentuno giorni hanno cambiato il Milan, le sue prospettive stagionali e, forse, anche il medio-lungo corso di questa società. Vediamo di entrare più nel dettaglio.
Risultati
La squadra di Gattuso ha concluso il proprio 2018 con una vittoria di misura sulla Spal, a conclusione di un periodo difficile a causa dei numerosi punti persi in campionato e dell’eliminazione dall’Europa League. Questo nuovo anno è iniziato diversamente, in campo si è vista una squadra differente, convinta di sé, più ordinata, più tosta da affrontare. Questo cambiamento si è subito notato nei risultati ottenuti, vittoria contro Sampdoria e Napoli e qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, 4 punti ottenuti in campionato con Genoa e Napoli (cambiano gli avversari ma non le città) e una sola sconfitta, pur tra mille “giuste” polemiche, nella Supercoppa Italiana dove, comunque, si è visto davvero un bel Milan.
Volti “vecchi” e nuovi
Pur senza stravolgere la rosa, Leonardo ha portato a Milanello ottimi colpi, sia in prospettiva che ottimi per il presente. Sono infatti arrivati Paquetà, Piatek, Abanda e Djalò. Il centrocampista/fantasista brasiliano ha subito dimostrato di poter giocare a questi livelli, di avere grande tecnica abbinata ad una buona visione di gioco. Ha tutto insomma per affermarsi in Europa. L’attaccante polacco sembra davvero essere “tanta roba”, forse (aspettiamo a dirlo con certezza) quel centravanti che al Milan manca da troppi anni. E ora, dopo la doppietta con il Napoli, viene da sorridere quando si sente o si legge il nome “Gonzalo Higuain”. Abanda e Djalò possono davvero essere due ottime prese per le prossime stagioni. A questi nuovi volti vanno aggiunti, a mio avviso, due giocatori che fino a un paio di mesi fa sembravano essere due fantasmi. Oggi invece hanno svoltato e sono diventati davvero importanti, se non fondamentali, per Gattuso. Il primo è sicuramente Bakayoko. Ad inizio anno veniva etichettato come un “mezzo bidone” (anche il sottoscritto non gli ha risparmiato qualche insulto), oggi invece è una vera e propria muraglia in mezzo al campo, abile a rompere la manovra altrui ed impostare quella rossonera. Il secondo è Conti, una delle migliori prese del duo Fassone-Mirabelli, che, però, a causa di due lunghi infortuni, è stato oltre un anno lontano dal campo. In questo gennaio, pur non partendo da titolare, ha confezionato due assist importantissimi che ci hanno regalato la vittoria contro le due squadre genovesi. E se nella finale di Supercoppa italiana gli avessero fischiato quel rigore …
Società e prospettive future
L’arrivo di Gazidis dimostra quanto il fondo Elliott voglia puntare sul Milan. Ancora non sappiamo per quanto tempo la società rossonera farà parte del fondo americano ma, ciò su cui si sta lavorando in questi mesi, permetterà al Diavolo di strutturarsi per affrontare al meglio il futuro e, possibilmente, ritornare nell’elite del calcio mondiale. Il mondo del calcio è cambiato e sta cambiando, la nuova dirigenza si sta muovendo proprio per portarci in questa nuova dimensione. I piani sembrano chiari, Gazidis ha cercato il dialogo con l’UEFA e poi si è rivolto al TAS di Losanna per cercare di ottenere una sentenza meno penalizzante, che permetta al Milan una crescita virtuosa, senza però dover rimanere per anni ai margini del calcio che conta. Inoltre ha dettato a Leonardo e Maldini la linea di investimento, che vuole giocatori giovani e di prospettiva che possano contribuire alla causa milanista per anni, sia dal punto di vista agonistico che da quello economico, in caso di futura cessione.
Sembra quindi esserci tutto per fare bene e per trasformare questo 2019 appena iniziato nell’anno della svolta. Dopo anni di incertezze, delusioni e sprechi, serve davvero un cambio di rotta. Il timone è stato girato, speriamo ora che i venti ci assistano!
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