Ceballos una bella canzone a far piovere amore
Giugno la falce in pugno, dice il proverbio. Occhio che il mese non è ancora finito, e comunque i tagli in casa Milan erano cominciati già a maggio: via Gattuso e Leonardo, che è sembrato pure lo abbiano fatto di loro volontà (ma francamente stentiamo a crederlo), questo mese è stato il mese del cambiamento. Definiti i nuovi ruoli di chi già c’era e di chi è appena tornato/arrivato, si è ufficializzata la nuova guida tecnica e si è cominciato ad operare sul mercato, soprattutto a livello di trattative e scambi di informazioni. Intanto, senza troppo clamore, è arrivato Krunic. La parola d’ordine è oculatezza. No alle spese pazze, ogni giocatore (preferibilmente giovane) deve essere comprato a un prezzo ragionevole, questa la principale direttiva di Elliott.
Così vengono fuori i nomi di Ceballos, Vignato, Praet, Theo Bernard François Hernández, Veretout, Timothy Weah, il turco Kabak ed altri, compresi nomi importanti come Torreira dell’Arsenal, che Giampaolo conosce bene. Poi ci sono le suggestioni, i sogni, chiamateli come volete: Isco, Modric, addirittura Daniele De Rossi (con tutti i limiti fisici e la pesantezza dell’anagrafe). Quanto c’è di vero in tutte queste voci lo sapremo presto, in ogni caso emerge chiaramente il tentativo di muoversi bene e con attenzione, puntando a soggetti in possesso di buone qualità tecniche e ottime prospettive.
Un lavoro facile a parole ma difficile nei fatti, poichè bisogna trattare con procuratori, società, agenti, volpi e serpenti non sempre disponibili a venirti incontro. Senza dimenticare l’altro lato della faccenda, il vendere. Soddisfare, cioè, la necessità di liberarsi di alcune zavorre pregiate non funzionali al progetto o semplicemente troppo onerose per via dell’ingaggio. Sembra facile ma non lo è. Gli errori sono dietro l’angolo, meglio essere prudenti. E i tifosi, notoriamente impazienti e mai contenti.. meglio che aspettino la piega degli eventi.
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