Ecco i (pochi) nomi del Milan di Inzaghi
Ormai si attende solo la fine della guerra fredda con Seedorf (ma che comunque andrà per le lunghe) per dare il via al mercato rossonero e a definire il Milan che sarà. Pare che lo schema che Inzaghi adotterà sarà il 4-3-3, da qui si spiega la richiesta di Cerci o, dato il prezzo elevato dell’attaccante torinista, Biabiany.
In difesa sulle fasce prende sempre più corpo l’ipotesi Santon e la cessione di Constant al Newcastle, dato per certo l’addio di Emanuelson. C’è invece solo la speranza di non perdere De Sciglio per fare cassa, dal momento che è uno dei pochi in rosa a fare gola alle big europee. Tra i centrali si lavora ancora sul fronte Rami, in caso di addio del francese pronto Alex da Parigi; dovrebbero salutarci Silvestre e Zaccardo, per il resto tutto dovrebbe restare immutato.
Nemmeno dalla cintola in su vedremo grandi stravolgimenti: detto di Cerci, ancora incerta la permanenza di Taarabt, mentre si continua a vociferare di una cessione di Balotelli direzione Premier League. Anche Robinho finalmente dovrebbe salutarci per approdare in Brasile o in Turchia, mentre dovrebbe essere la volta buona per il ritorno di Paloschi dal Chievo, in cambio del giovane Petagna, che vedrà come compagni di reparto Pazzini e Matri, (quest’ultimo non si muoverà causa ingaggio elevato).
Insomma, non possiamo in nessun caso pensare a botti di mercato neanche quest’estate, in cui la solita parola d’ordine sarà “bilancio”. L’importante che la dirigenza non ci prenda in giro come sempre parlando di squadra da scudetto e “ultracompetitiva”…
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