Milan: ecco i problemi da risolvere al più presto
Ormai i media sembra non possano più fare a meno del Milan: ogni giorno valanghe di notizie, di voci, di smentite, di imminenti esoneri e rivoluzioni. Una volta il Milan era grande anche per questo: pochissime voci riuscivano a superare le mura di Milanello, e la serenità di squadra e società non aiutava certo a fare notizia sui giornali. Dal prossimo anno bisognerà quindi provare a rimettere le cose a posto, innanzitutto a livello societario e poi in un secondo momento a livello tecnico con un mister e una squadra all’altezza.
– Nell’ultimo periodo sembrano essersi infittite le notizie circa l’intenzione di vendere parte (o la totalità) delle quote societarie. Con cadenza quasi giornaliera ecco spuntare un ipotetico acquirente supportato da ipotetiche cordate o ipotetici fondi. Mr. Bee, Mr. Pink, i cinesi, il messicano, il fondo statunitense, e chi più ne ha più ne metta. Ciò che si sa di vero è che l’era Berlusconi è ormai arrivata al tramonto, e gli ultimi anni lo hanno dimostrato ampiamente. Ecco il primo problema da risolvere: trovare capitali freschi per casse ormai tristemente vuote. Sarà poi necessario fare chiarezza sulle gerarchie societarie: la convivenza BB – Galliani non ha mai convinto del tutto, per non parlare di un’inspiegabile assenza di un ds in grado di portare avanti una seria campagna acquisti. E come più volte fatto in questa sede, anche stavolta ci chiediamo: perché allontanare Ariedo Braida?
– In un secondo momento per avviare un serio progetto tecnico si dovrà finalmente assoldare un vero mister, un uomo forte caratterialmente, con grande esperienza alle spalle in grado di poter comandare un ambiente così delicato come quello milanista. Dopo le fallimentari esperienze di Seedorf e Inzaghi, tutti pensiamo sia arrivata l’ora di cambiare rotta. Com’è naturale che sia i nomi sul futuro mister rossonero sono infiniti: da Conte, a Montella, a Spalletti, a Klopp… Ora di moda il nome di Sarri, rivelazione della Serie A. Chiunque sia il successore di Pippo, è fondamentale che venga affiancato da una società forte e serena, in grado di dargli fiducia dal primo giorno e nei momenti di difficoltà, che possa lavorare quindi tranquillamente e senza troppi patemi d’animo.
– Arrivati a questo punto dovrà essere risolto il terzo problema: quello di una squadra all’altezza dei colori che indossa. Ci ha davvero stancato il veder scendere in campo ogni settimana un esercito di ex giocatori strapagati o gente che pur impegnandosi non ha neanche lontanamente le potenzialità per giocare in una grande squadra. Che si riparta anche da giovani di belle speranze e vogliosi di mettersi in mostra, ma per carità risparmiateci un ennesimo mercato fatto a casaccio, in cui gli innesti sono determinati dalle scadenze di contratto più che dai reali bisogni della squadra.
Probabilmente dimentichiamo un’ultima questione da risolvere: sarebbe quasi il caso che il signor Galliani e il signor Berlusconi, invece di fare proclami ridicoli, chiedessero pubblicamente scusa a tutti i tifosi per come hanno ridotto il Milan, per come sono riusciti facilmente ad infangare il nome di due campioni rossoneri come Seedorf ed Inzaghi. Sarebbe ora di chiedere scusa ed andare via, potrebbe essere la loro ultima azione degna di nota…