E’ già stato detto che la Supercoppa è rossonera? Ecco le pagelle degli uomini che hanno battuto l’Inter

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MAIGNAN

 

Voto 7,5: decisivo per la sicurezza e le parate su cui si fonda la rimonta rossonera. Bell’intervento su Dimarco al 23’poi non può nulla sui gol di Lautaro e Taremi. Sicuro su Lautaro al 69’ e su Taremi all’86’. Monumentale su Dumfries all’87’.

EMERSON ROYAL

Voto 5,5: al solito. Preferisce andare in avanti piuttosto che all’indietro. Nell’azione del vantaggio interista si attarda a meditare sulla caducità delle cose umane nel mentre Di Marco batte il fallo laterale.

TOMORI

Voto 6-: Meglio contro la Juve, fatica su Lautaro (prende anche un giallo) e su Taremi (che lo beffa sulla seconda rete) finché l’Inter ci prova. In generale non troppo sicuro.

THIAW

Voto 6-: concede a Taremi di scappare sulla linea del fuorigioco, poi però alza il muro, e i compagni fanno il resto. Una gran chiusura su Lautaro in avvio.

THEO HERNANDEZ

Voto 8,0: riecco apparire il nemico di sempre (Dumfries) contro il quale va in battaglia vincendola. Rimorde sulla fascia di competenza e trascina il Milan al successo. Fa gol e fa segnare. Un altro rispetto a quello sbiadito degli ultimi tre mesi piazza il partitone. Nel post partita fa il mea culpa su Fonseca ed è da apprezzare.

FOFANA

Voto 7,0: Muscoli e non solo, è in ogni dove e supera la prova del centrocampo nerazzurro. Tosto e solido. Perno di questo Milan, rincorre, tampona, imposta, scrive e-mail, risponde al telefono, fa la spesa, cucina e serve a tavola. Multitasking di spessore.

MUSAH

Voto 6,0: forse è meglio a gara in corso come contro la Juventus sebbene riesca ad impegnare, specie fisicamente, Dimarco e Bastoni ma senza fare la differenza. Però basta ed avanza.

JIMENEZ

Voto 5,0:  suo il disimpegno errato dal quale nasce l’azione che porta all’1-0 di Lautaro. Mai vivace, mai pericoloso. Esce deluso ma i compagni gli vogliono bene e alla fine festeggia anche lui. Gli servirà da lezione.

PULISIC

Voto 7,5: decisivo in semifinale, va ancora a segno. Supera Bastoni con uno scatto per il 2-2 e fa gol col mancino. Non conosce fatica, dove lo metti sta. Ci prova sempre e comunque pur non essendo al meglio. Di testa potrebbe far gol nella ripresa, poi manda al tiro Morata.

MORATA

Voto 6,0: se la vede con De Vrij che è il migliore dei suoi. Sempre prezioso in fase di manovra, si abbassa molto per legare il gioco. Una buona sponda aerea per Pulisic. Non segna ma nel dubbio non lo lasciano mai solo.

S.CONCEICAO

Voto 8,0: Sergetto da Coimbra arriva il 30 dicembre, il 6 gennaio mette in bacheca il primo trofeo. Viene, vede, vince. Mica male come bilancio. Infonde alla squadra coraggio, abnegazione, applicazione, voglia di vincere, di non mollare mai. Al netto della topica giovanile di Jimenez l’Inter nel primo tempo non tira mai in porta. Il Milan ci prova sempre e non molla anche sotto di due gol ed alla fine esce fuori una rimonta capolavoro e storica perché, se non erro, l’ultima volta che il Milan rimonta da 0-2 con l’Inter era il febbraio del 2004, in molti che stasera gioiscono nemmeno erano nati. Passione, sentimento, emozione. E lacrime di gioia. Il pallone è un “giuoco” fatto dagli esseri umani, che nel campo portano le loro qualità ed i loro difetti che sono tali in quanto la perfezione non esiste. Il calcio è imprevedibile, e su questa imprevedibilità fonda la sua bellezza ed il suo fascino, è così dalla fine del ‘800. E non ci sono algoritmi che tengano.

ABRAHAM

Voto 7,0: entra e timbra la rete del 3-2. L’uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto. Brindellone letale e decisivo.

LOFTUS-CHEEK

Voto 6,0: entra per metterci il fisico che non è banale ed accompagna la rimonta della squadra.

CALABRIA

S.V.: entra per partecipare al (probabilmente) ultimo suo trionfo in maglia rossonera. Fa qualcosa di milanista iniziando l’azione del vantaggio decisivo.

LEAO

Voto 7,5: Rieccolo, come d’incanto anche lui. Gli bastano 40 minuti per esondare e travolgere tutto e tutti. Entra e fa ammonire subito Mkhitaryan, per la punizione che porta al gol Hernandez. Poi scherza con Bisseck e offre a Reijnders la palla del pareggio, sulla quale Bastoni si gioca la bellezza. Verticalizza al bacio per Theo Hernandez che crossa per Pulisic. Infine, l’assist per Abraham. Altro?

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