Fassone calma le acque

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Clima pesante in casa rossonera dopo il botta e risposta tra Mirabelli e Montella, a tal punto che il mister rossonero avrebbe seriamente contattato il proprio farmacista di fiducia… Fassone prova così a rassenerare gli animi con un’intervista esclusiva rilasciata a “La Stampa”, dove fa chiarezza sul rapporto con l’allenatore e sulla situazione societaria, alla vigilia dell’incontro con la UEFA per il fair play finanziario. L’amministratore delegato rincuora Montella – “Lo abbiamo scelto noi, ha la nostra fiducia, dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione. Al momento manca il gol in grado di dare la svolta alla stagione. Il Milan è stato costruito per ottenere dei risultati che non stanno arrivando. Dobbiamo essere trasparenti con i nostri tifosi.” – e prova a ricucire lo strappo col DS rossonero – “Mirabelli ha ragione, siamo tutti a tempo, me compreso, ma non si è rotto nulla con l’allenatore, andiamo tutti nella stessa direzione”.

Fassone non nasconde la classifica deficitaria rispetto alle aspettative di inizio stagione – “E’ una squadra rinnovata, nessuno ha mai pensato che non potessero uscire problemi. Ma siamo indietro di 6-7 punti rispetto alla tabella di marcia. L’obiettivo era restare a ridosso del quarto posto nel girone d’andata, per poi lanciare la rimonta in quello
di ritorno. Possiamo ancora recuperare, ma il margine di errore è vicino allo zero” – sdrammatizza le critiche nei confronti del (presunto) top player acquistato in estate – “Ci sono persone contente quando togli loro delle responsabilità e altre che invece sono nate per averne. Bonucci appartiene alla seconda categoria. È vero, non sta rendendo per quello che è il suo valore. Ma anche lui sta pagando la situazione generale.” – e predica fiducia sul futuro, secondo alcuni legato a doppio il filo con la qualificazione alla prossima Champions (Ovvero al raggiungimento del quarto posto in classifica) – “E’ fondamentale, ma non è un obbligo: mancarla non stravolgerebbe i nostri piani.”

L’intervista prosegue facendo chiarezza sul rimborso del debito di 300 milioni di euro col Fondo Elliot – “Il progetto, parlo per quello che riguarda il Milan, è di farlo in anticipo, già in primavera. Abbiamo sul tavolo svariate opzioni che stiamo valutando con attenzione. Diciamo che il fascicolo Milan è su molte scrivanie, per avere un percorso di rientro meno sfidante dell’attuale.” – e manifestando risentimento per il perenne scetticismo sulla nuova proprietà – “E’ anche un pò fastidioso, se fossimo in Inghilterra in pochi ci farebbero caso. Io dico solo che la proprietà quest’anno ha fatto un aumento di capitale di 49 milioni e non sono soldi prestati all’A.C. Milan. E presto ne farà un altro. L’obiettivo è triennale, far crescere i ricavi e poi mettere sul mercato azionario, alla Borsa di Hong Kong, una fetta della società.”

Infine l’amministratore delegato getta luce sugli obiettivi futuri, non solo sportivi: “Normalmente ci sono tre gambe che sostengono un club. I diritti tv, i ricavi dallo stadio e dal merchandising. Noi ne abbiamo una quarta, il lavoro sul territorio cinese. Il nostro lavoro partirà dal basso, un lavoro con gli istituti scolastici governativi compatibile con il modello didattico cinese. Noi guadagneremo con merchandising e licensing. La scelta delle scuole è appena partita, se ne sta occupando una newco con sede a Pechino, la AC Milan Beijing Sport development.”

Mirabelli e Montella strappano, Fassone ricuce. Dalla vicenda Donnarumma in poi sembra questo il refrain di via Aldo Rossi…

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