Fassone e Raiola, diversamente coerenti
La sconfitta di Roma contro la Lazio ha lasciato inevitabilmente spazio a critiche, rabbia e polemiche. Tuttavia la dirigenza, nella persona dell’amministratore delegato Marco Fassone, si è mostrata coerente, manifestando la propria vicinanza all’allenatore e alla squadra, pur dichiarandosi, Fassone stesso, sorpreso per l’entità della sconfitta. Il dirigente rossonero ha ribadito il pieno appoggio a Montella nonostante il fragoroso passo falso subito contro la squadra di Lotito. Il piano resta lo stesso: qualificarsi alla prossima Champions League. Ottenere questo obiettivo raggiungendo una delle prime quattro posizioni in classifica oppure vincendo l’Europa League poco cambia.
In un’intervista esclusiva rilasciata a “Il Corriere dello Sport”, l’amministratore delegato ha dichiarato in maniera netta e chiara quanto egli creda nella bontà del progetto di mister Yonghong Li: l’obiettivo è riportare il Milan ad alto livello in un arco temporale di 4/5 anni. Un progetto che evidentemente non ha convinto il famoso (o famigerato) agente Mino Raiola, il quale non perde occasione per manifestare mancanza di fiducia sul futuro della società rossonera: durante un collegamento telefonico con la trasmissione televisiva “Il processo di Biscardi” si è dichiarato ancora molto scettico sulla nuova proprietà del Milan. Anche a tal proposito l’A.D. rossonero si è espresso in maniera lucida: “Mi è dispiaciuto che abbia detto certe cose. Ammetto però che Mino è coerente e questa sua sfiducia l’ha espressa fin da Aprile perchè vede come oscuro e nebuloso il futuro del club. Gli ho spiegato il nostro progetto che si svilupperà in 4-5 anni. Dalle sue ultime frasi deduco che, nonostante gli investimenti, nutra ancora ancora perplessità, ma sono felice che Gigio Donnarumma abbia scelto di rimanere: vuol dire che lui ci crede”.
La sconfitta di Roma è in archivio e la squadra si prepara all’esordio nella fase a gironi dell’Europa League. I risultati delle prossime partite diranno chi ha ragione, oltre che coerenza.
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