Tempi Rossoneri

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E alla fin della licenza… loro toccano

DiEgidio

Mar 18, 2015
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inzaghiDopo aver vissuto un’altra settimana all’insegna della indeterminatezza, giocando a Monopoli (calcistico), dopo aver di volta in volta pensato a dover imparare il Thailandese o il Cinese, o chissà quale altro idioma Asiatico, dopo aver letto e sentito che tutti saranno il nostro prossimo allenatore (tranne chi lo sarà veramente….), dopo aver rivolto lo sguardo verso il cielo in cerca di ispirazione, è lunedì’ e nel posticipo del Monday night andiamo in riva all’Arno a sciacquare panni.

Di fronte abbiamo la Viola del nostro prossimo allenatore e pertanto stasera ne abbiamo due, perché intanto Inzaghi è ancora seduto in panca. Empoli non dista molto da Firenze, casomai Sarri fosse in tribuna saliremo a tre allenatori. Se poi Conte fosse venuto a vedere l’incontro tiè, beccati questa quattro Mister tutti in una sera. Intanto piove, governo ladro.

Formazioni : noi rivediamo Abate in difesa e Destro in attacco, mentre Essien si riprende il posto per consumo eccessivo di centrocampisti.

Loro ripropongono il Gila e fanno un po’ di turn over causa i molti impegni contemporanei, pertanto c’è Rosi, c’è Ilicic, c’è Borja Valero.

Da noi in panchina si sorride (meno male) mentre l’imberrettato Pippo sembra pensieroso e si gira in continuazione (teme gli rubino il posto in diretta?).

Si parte.

Loro, sornioni, palleggiano a metà campo e conquistano metri. Sembrano il doppio dei nostri.

Un pallone balla davanti Diego Lopez e poi Ilicic di sinistro ci spaventa ma è solo colpa della mancanza della terza dimensione del televisore.

Poi, improvvisamente, scambio fitto sulla trequarti, Honda da solo davanti a Neto si allunga la sfera col sinistro e quando batte di destro il portiere respinge in angolo.

Honda sembra essersi destato, si muove bene tra le linee, come dicono i commentatori bravi. Ancora Destro, in incursione profonda non riesce ad approfittare della passeggiata di Neto nel bel mezzo dell’area, però va bene. Destro si muove, è attivo, e Menez come sempre anarchicamente ispirato, arretra per cercare palla.

Il Francese fugge sulla sinistra entra in area e Rosi deve metterci una pezza in estirada, come avrebbe commentato Ciotti. Peccato, l’avevo vista dentro.

Poi, ancora angolo su incursione di Paletta. Sembriamo più pimpanti delle ultime occasioni e Van Ginkel si inserisce molto. Ancora Honda, ottimo, ed ancora angolo, e sono 7 a 0.

Dall’altra parte un ottimo fraseggio che però Ilicic in area sciupa ma non per colpa sua.

Ancora un attacco tambureggiante, Antonelli, Honda, Bonaventura portano il pericolo in area, ma sul rovesciamento di fronte una pezza da fuori area costringe Diego Lopez ad accartocciarsi su sé stesso. Mexes manda fuori di testa su punizione di Jack. Van Ginkel si mette in evidenza anche in fase di copertura e Bonaventura è uomo ovunque.

Siccome sembra tutto troppo bello, su punizione dalla sinistra Basanta si alza e colpisce di testa, traversa e palla nelle mani di Diego Lopez. E ti pareva. Cominciamo ad avere troppi ammoniti, e un po’ mi preoccupo. In fase difensiva siamo ben coperti ed allineati, Abate ed Antonelli sono attenti a non esagerare, e dalla metà campo in su siamo un po’ meno paurosi che in altre occasioni. Sembriamo addirittura organizzati……Essien che era sembrato incerto all’inizio, fa cose semplici ed essenziali. Paletta, bravo in tutto, salva su Pasqual mentre loro nel finale di tempo ci mettono alle corde. Borja Valero impegna ancora Diego Lopez.

Fine primo tempo, partita piacevole e tutti a prendere il tè.

Piove. La ripresa ritarda e la gente fischia. Loro mettono in campo Joaquin e Badelj e finalmente si ricomincia. Il monumentale Paletta mette una pezza a colori su un erroraccio di Mexes. I loro nuovi entrati si mettono in evidenza e Diego Lopez si guadagna la mesata parando a terra. Sveglia! Poi, un lampo. Ancora Jack e Menez vanno via in tandem sulla sinistra, al limite Jack svirgola ma all’altezza del dischetto Destro di destro la mette dentro alla Inzaghi. Loro sono infuriati e reagiscono e noi subito ci abbassiamo costringendo Honda e Menez a ripiegamenti profondi. Soprattutto, Joaquin molto largo a destra sembra quello che ci può mettere in difficoltà. Noi aspettiamo l’occasione buona che sembra esserci quando Destro se ne va sul suo out ma al centro dell’area Menez non controlla bene. Peccato.

Loro non sembrano irresistibili ma tengono palla in maniera ossessiva e noi siamo meno intraprendenti, soprattutto Menez sembra accusare la fatica. Ancora Paletta ci salva e poi Menez fa un blitz ma Honda sbaglia la misura del passaggio in area. Altra bella occasione. Siamo calati e si vede, Pippo fai qualcosa….ancora grande Paletta in difesa. Loro calano l’asso da 90, entra Babahar, detto alla Toscana, noi mettiamo Cerci (che risulterà impalpabile) per Honda, ci difendiamo e mentre il tempo passa, loro fanno e rifanno, ma risultati sembrano pochi. Sembrano. Infatti mentre manca veramente poco al novantesimo, su punizione da destra, Gonzalo schiaccia a tre metri da Diego Lopez. Inevitabile, Watson.

Loro adesso ci credono (e ci crederei anche io….), esce Abate per Bonera e la maglia di Gonzalo si allunga pericolosamente su azione d’angolo. Dubbio.

Ma siamo stanchi, si vede lontano un miglio, verde o no che sia. Anche il sig. Russo è stanco e se ne va, entra al suo posto il 4° uomo Valeri. Mancano due alla fine. Una palla vagante da sinistra, Joaquin, l’hombre del partido, si avventa e la mette dentro di testa.

Fatta la frittata, tentiamo la carta Pazzini per Essien e sull’arrembaggio finale Destro non arriva su un lancio di Bonera. Ancora tentano, orgogliosamente, Jack, Van Ginkel, Menez….nulla da fare.

Commento a mente fredda, ora che la partita è finita. Se perdi sempre quando giochi male, una volta che giochi meglio non puoi sperare che ti vada bene.

Ancora un calo nella seconda parte del match. Le statistiche, che hanno un loro valore in assoluto, dicono che abbiamo perso 21 punti nella ripresa. Potevamo essere lì, in alto, ne sono convinto.

La squadra non è così scarsa come sembra dire la classifica. Il calo fisico, evidente in troppe partite per essere casuale, ha origini lontane che affondano nella scorsa estate quando non si è lavorato bene e su questo si dovrebbe ragionare.

Una squadra con così pochi impegni stagionali a questo punto del campionato dovrebbe correre a perdifiato, guardate la Lazio che è nella nostra stessa situazione (e non mi sembra meglio di noi come organico complessivo…..).

D’altra parte, se avessimo vinto, si riparlerebbe ancora a sproposito di speranza per un “piazzamento Europeo” e si ridarebbe fiato alle trombe dell’inutilità.

Non ha senso andare in Europa in questo modo e per il rotto della cuffia. Si correrebbe il rischio di cadere nell’errore di considerare soltanto la necessità di qualche ritocchino estetico, 2 o 3 acquisti cosiddetti mirati, mentre invece, che ci piaccia o no, dovremo assistere ad un’altra rifondazione Milanista. Ma che sia quella definitiva. Da qui a maggio, adesso, si dovrà lavorare per l’anno prossimo. Ce la faremo? O si continuerà a parlare soltanto di Risiko calcistico? Intanto,  ฺีนืฟืนะะำ, che in Thailandese dovrebbe significare buonanotte, in tutti i sensi….

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