Fondazione Fiera e Milan: guerra a mezzo stampa
Quando tutto sembrava pronto per prendere il via, con il bando appena vinto dal club rossonero, e la relativa autorizzazione per la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 di Fondazione Fiera, qualcosa è cambiato e il rapporto si è incrinato. La società rossonera nel comunicato di qualche giormo fa dichiarava espressamente di non voler manifestare un disimpegno verso il progetto, ma di voler richiedere chiarimenti riguardanti documentazioni non ancora pervenute. Solo ora si entra nella vera e propria fase contrattuale, e pare legittima la richiesta del club di voler entrare a conoscenza di tutti i particolari riguardanti quella zona del Portello in cui dovrebbe sorgere l’ipotetico impianto rossonero. Lecita risulta essere anche la richiesta da parte della società di voter essere documentata sulle condizioni del terreno di proprietà di Fiera (negli ultimi giorni si era parlato di una eventuale bonifica della zona, che aumenterebbe a dismisura i costi, circa 35 milioni per la precisione). Da via Aldo Rossi nella seconda parte del comunicato ufficiale si é alzato il tono anche per quanto riguarda la relativa fretta da parte di Fiera di voler concludere la trattativa, con le seguenti parole: “È incomprensibile la fretta di Fondazione Fiera – dichiara il club -. Perché la stessa ha fatto perdere al Milan, coi suoi continui rinvii dovuti anche a altre vicende (ricordiamo, tra l’altro, le nomine di Fiera Spa) più di 8 mesi. Periodo che avrebbe consentito al Milan di valutare altre aree o di rilevare quella di Fondazione per poter disputare la prima stagione nell’anno 2018-19, cosa non più possibile. Vale la pena ricordare che tali continui rinvii di Fondazione hanno causato al Milan danni, conseguenti a mancate entrate e mancate sponsorizzazioni, per milioni di euro. La società Milan si augura che i toni tornino propositivi e che si prosegua il rapporto in maniera costruttiva nell’interesse reciproco”. La controreplica da parte di Fondazione Fiera non è tardata ad arrivare. Quest’ultima si è limitata a contestare tutto quanto quello che è stato dichiarato dall’Ac Milan attraverso la stampa con le seguenti dichiarazioni: “Il comunicato di Ac Milan fa carico alla Fondazione di ritardi e di mancata autorizzazione a effettuare carotaggi che non hanno alcuna attinenza con quanto concordato e alcun riscontro con la verità; inoltre, accenna a eventuali richieste di danni conseguentemente inconcepibili oltre che assolutamente infondate. La Fondazione, per il momento ritiene corretto limitarsi a contestare integralmente tutto quanto esposto da AC Milan, conferma che si riserva ogni suo diritto e comunica che non intende proseguire ulteriormente in un dibattito a mezzo stampa ad essa assolutamente non consono”.
A quanto sembra i toni non verranno smorzati, e proprio per questo motivo si procederá per vie legali con i relativi avvocati a darsi battaglia in tribunale.
Una cosa è certa: il sogno di vedere giocare il Milan in un altro stadio é assai remoto, per il momento…
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