Fumo nerazzurro, concretezza rossonera
Diciamocelo francamente : chi l’avrebbe mai immaginato? Sinceramente, nessuno. Speravamo e volevamo una vittoria, magari brutta, ma una vittoria. Insieme alla vittoria è arrivata anche una bella serata di calcio, con uno stadio stracolmo e traboccante di entusiasmo, un Milan tosto, organizzato, reattivo. Una squadra unita e solidale che ha corso in maniera intelligente, ha lasciato sfogare l’Inter per poi sfiancarla con le percussioni di Kucka, le volate di Niang, i ricami di Bonaventura, la precisione di Honda, il fosforo di Montolivo, il fisico di Alex, l’autorità di Donnarumma e Romagnoli.
Le sicurezze dei nerazzurri sono piano piano scemate di fronte all’evidente quanto inutile produzione di fumo dei suoi fini dicitori in attacco. Perisic, Jovetic e Ljajic, in tre non ne hanno azzeccata mezza andando a sbattere sui rossoneri che occupavano ogni zona del campo, pertanto anche una certa maggiore propensione dei nerazzurri alla manovra non ha prodotto granché di concreto. Eder si agita ma sta ancora nell’album delle figurine.
Il Milan è cresciuto col passare del tempo, muovendo le truppe d’assalto (Jack-Antonelli e Honda-Abate) sui lati e la fanteria pesante (Kucka) al centro, mentre l’Inter ha accusato il colpo rifugiandosi nei falli. Dopo il palo di Icardi i nerazzurri si sono progressivamente sfaldati. Se..se..se…il calcio non si fa con i “se” ed i “ma”…gol è quando palla entra, direbbe Boskov.
Peggiore in campo, la giacchetta nera di turno sig. Damato. Posseduto evidentemente dallo spirito di un lontano antenato scozzese, vorrebbe arbitrare in modalità British, senza tenere conto che da un lato c’è il Milan, dall’altro un circolo di fabbri ferrai. Ho contato cinque falli consecutivi sui giocatori del Milan rispetto ai quali il tale non batte ciglio. E’ British sull’intervento regolare di Donnarumma su Eder (ma c’era punizione a due in area) e non è British quando regala il penalty all’Inter. E meno male che un Dio del calcio, c’è ed è rossonero. Non è British anche quando ammonisce Balotelli zero secondi dopo il suo ingresso in campo, forse perché di colore.
L’immagine più bella della serata è il sorriso stampato sul volto del Presidente Berlusconi, per una sera contento e soddisfatto della prestazione dei suoi come non lo vedevamo da tempo. E’ stata l’ennesima dimostrazione che la squadra vale più della sua classifica. Il 3° posto è a 6 punti, negli scontri diretti con la Viola siamo in parità, con l’Inter in vantaggio. A Roma abbiamo fatto pari. Dopo tre giornate dell’andata avevamo 3 punti, mentre adesso ne abbiamo 7. E’ il momento di non mollare, Palermo, Udinese e Genoa sono gli avversari che ci attendono prima della trasferta a Napoli.
Maurizio Mosca guardando la partita da lassù avrà di certo esclamato “Ahhhhhh come gioca il Milan!”
Forse sono di parte ma non ho visto questo Milan stratosferico che tutti i giornalisti stanno esaltando. Nel primo tempo i rossoneri sono stati bravi a sfruttare una delle rare occasioni che le sono capitate, ma per il resto ho visto un derby abbastanza equilibrato (e direi anche mediocre). Almeno fino al rigore.