Il flop degli ultimi tecnici del Milan continua altrove
Giro di boa di settembre. Di cosa parliamo? Vediamo un pò. La nazionale è ormai argomento troppo lugubre, perciò meglio evitare. Di plusvalenze fittizie e penalizzazioni? Troppo deprimente. Allora magari della crisi di Cristiano Ronaldo che non riesce più a far gol? Anche questo è un argomento a suo modo triste. Allora, visto che la parola crisi è quella attualmente più in voga, parliamo allora dei risultati di alcuni degli ultimi ex tecnici del Milan. Procediamo in ordine sparso:
Filippo Inzaghi, allenatore del Bologna da pochi mesi, è già circondato dai mugugni perchè ultimo in serie A con la squadra rossoblu, che a quanto pare soffre della stessa malattia di Ronaldo. A proposito, molti bookmakers lo danno fra i primi ad essere esonerato (con questo non vogliamo portargli sfiga, anzi forza Pippo che sicuramente ce la puoi fare!).
Vincenzo Montella, dopo soli 4 mesi di lavoro, in primavera ha collezionato un altro esonero in Spagna, nel Siviglia. Per l’Aeroplanino il secondo esonero stagionale.
Clarence Seedorf, dopo una deludente esperienza anche lui in Spagna, è diventato negli ultimi mesi Ct del Camerun: all’esordio non è andato oltre l’1-1 con le isole Comore, nel secondo match valido per le qualificazioni alla Coppa d’Africa. Un avvio decisamente deludente per i campioni continentali.
Di Cristian Brocchi abbiamo perso le tracce, dopo i pochi mesi in Cina allo Jiangsu Suning, come assistente di Fabio Capello.
Ancora più brevi e surreli le esperienze di Sinisa Mihajlovic: prima esonerato dal Torino a inizio 2018 dopo aver perso ai quarti di C.Italia con la Juve, poi nominato tecnico dello Sporting Lisbona in giugno. Peccato che i portoghesi decidano di mandarlo via quasi subito, dopo neanche due settimane di lavoro (!!!). Ultimamente il serbo è ricorso al Tas di Losanna, chiedendo un risarcimento di 11 milioni di euro + i danni di immagine. Più che flop, per lui si tratta di esperienze sfortunate.
L’unico per il momento esente da delusioni è Max Allegri, ma lui, oltre a non essere ormai più fra gli ultimi tecnici del Milan, gioca con una squadra da playstation. E così non vale.
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